I VOLTI DELLA RIPARTENZA – Daniela e i soccorritori della Croce Bianca di Olbia

I soccorritori della Croce Bianca di Olbia.

“Siamo più ottimisti oggi, ma mai abbassare la guardia”. Ad affermarlo con determinazione è Daniela Putzu, responsabile sanitario dell’associazione dei soccorritori di Olbia Croce Bianca. Durante la pandemia, con la squadra, composta da 60 persone, 20 per turno, hanno affrontato la sfida più difficile, essendo quelli che più di altri hanno visto da vicino l’esplosione dei contagi.

“Siamo partiti poco preparati, ma con grande senso di responsabilità – racconta -, perché non avevamo mai assistito ad una pandemia prima di allora. Non ci siamo fermati un momento e abbiamo trattato tutte le emergenze come se fossero casi covid, indossando i dispositivi di protezione e la sanificazione dei mezzi dopo ogni soccorso”.

Il primo focolaio del 2020. “Durante il lockdown, la gente aveva paura di andare al pronto soccorso – prosegue –, poi l’atteggiamento delle persone è cambiato, perché hanno capito la sicurezza che c’è negli ospedali. Abbiamo soccorso parecchi pazienti contagiati dal Covid durante la fine della scorsa estate, ma abbiamo affrontato bene la situazione, anche grazie alle istruzioni che ci hanno dato i medici”.

La stagione estiva per i soccorsi e il problema della sanità. “Con il caldo bardarsi tutti è faticoso – aggiunge -. Purtroppo c’è carenza di personale nelle strutture sanitarie. Ma oggi il Covid ci fa meno paura, anche perché noi siamo tutti vaccinati e questo ci dà una sicurezza in più. Non dobbiamo, comunque, abbassare la guardia”.

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