Cori da stadio, alcol e baldoria, a San Teodoro movida senza regole

La movida a San Teodoro.

“Baldoria di una notte di mezza estate”. Sperando nel perdono del drammaturgo inglese William Shakespeare per la parafrasi, non abbiamo trovato esempio migliore per descrivere quello che accade nell’ordinarietà delle notti teodorine, come dimostrano i video e le foto online.

Parole come “divieto di assembramento”, “obbligo di mascherina”, “divieto di consumo di bevande alcoliche in luogo pubblico”, “divieto di portare i carrelli della spesa all’esterno degli esercizi commerciali”, pure contenute in diverse ordinanze dei sindaci, non sembrano essere troppo adatte dai giovani che preferiscono i cori da stadio che ogni notte si innalzano nelle strade del paese.

Ed all’alba, quando normalmente muoiono i sogni (tanto per rimanere nella vena poetica), gli smartphone di turisti “diurni” e residenti che vanno al lavoro inquadrano quel che resta del trend notturno del divertimento giovanile. Con possibili rischi per l’ordine pubblico, e non solo a San Teodoro. Nella vicina Budoni, frequentata da un turismo più familiare o “da villaggio”, la scorsa settimana si è registrata una rissa, in piena isola pedonale, con protagonisti almeno venti giovani. Insomma, una situazione che rischia di diventare esplosiva e che non migliora con il passare dei giorni.

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