Telti senza un medico di base, il caso finisce in Regione

L’interrogazione in Regione.

Il problema della mancanza di un medico di base a Telti, mai sostituito dopo il pensionamento di quello precedente finisce in Regione con un’interrogazione presentata dal consigliere Pd Giuseppe Meloni.

Meloni oltre a rappresentare che presso numerosi comuni della Sardegna persiste la carenza di medici di base, ricorda che i dati numerici sul pensionamento di massa dei sanitari erano noti da tempo e sarebbe stato sufficiente anche solo sfogliare una delle riviste di settore per capire, già nel periodo antecedente la pandemia, che la situazione sarebbe divenuta drammatica (il picco dei pensionamenti è atteso per il 2022).

Il consigliere quindi chiede chiede al Presidente della Regione e all’Assessore della Sanità di sapere se e quali siano le iniziative assunte al fine di risolvere il grave problema della nota carenza dei medici di base in Sardegna.

Un’altra richiesta invece riguarda Telti, dove il consigliere Meloni domanda quali siano i tempi previsti per la sostituzione del medico di base, e restituire il servizio essenziale ai mille pazienti interessati. “I segnali di allarme lanciati e ripetuti dalle associazioni di medici e da quelle dei pazienti, riferisce Meloni, sono stati invece ignorati, o quantomeno sottovalutati dalle autorità competenti”, commenta.

“La situazione appare quanto mai grave – continua il consigliere regionale gallurese, anche atteso il perdurare della pandemia e, dunque, la necessità per cittadini di avere un punto di riferimento certo al quale potersi rivolgere, sia per le patologie ordinarie che per eventuali patologie legate al coronavirus, per le quali spesso si ha necessità non solo di cure ma anche di informazione sui comportamenti da tenere nel caso di sospetto contagio”.

“Relativamente al medico storico  di Telti, andato in pensione, e mai sostituito, se non con un medico distaccato da Olbia per qualche ora un solo giorno a settimana,  non si conoscono i tempi nei quali la effettiva integrale sostituzione possa avvenire, negando di fatto il livello minimo di assistenza ai mille pazienti interessati ed alleggerire il ricorso di massa alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale di Olbia, con le eventuali conseguenze relative all’esposizione al contagio Covid”, conclude.

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