Scontro sulla sanità in Consiglio comunale a Tempio: la minoranza abbandona l’aula

La drammatica situazione dell’ospedale

Tutti i consiglieri di minoranza hanno abbandonato la seduta del Consiglio comunale di Tempio di ieri, lunedì 31 gennaio, in segno di protesta contro la votazione dello stesso consiglio che ha respinto con i 10 voti contrari della maggioranza la mozione d’ordine presentata dalla consigliera Marina Tamponi di Tempio cambia.

Così al riguardo si esprimono Alessandro Cordella del Gruppo misto e Alessandra Amic di Alternativa popolare, nei rispettivi testi rivolti al sindaco Gianni Addis che erano intenzionati a leggere in consiglio e che hanno depositato agli atti dello stesso. “Sindaco, durante la sua reggenza del consiglio, sia nella legislatura precedente in sostituzione del sindaco Biancareddu quanto in quella attuale, il servizio sanitario offerto al territorio dal nostro nosocomio, ha continuato a perdere pezzi. Dal suo insediamento la situazione ha addirittura subito un evidente accelerazione. Abbiamo perso il Centro Trasfusionale, il ricovero pediatrico, l’attività chirurgica è sospesa da mesi in tutti i reparti, fatta eccezione per l’ortopedia con una sola seduta operatoria a settimana. La struttura complessa di Otorino non esegue interventi da marzo del 2021″ denuncia Cordella.

L’anestesia H24 non è garantita come la legge impone, ed è saltata per due volte in trenta giorni, malgrado le roboanti garanzie dell’assessore Regionale Biancareddu e le sue subalterne prese d’atto. La cardiologia, con un solo medico in servizio, potrebbe capitolare da un giorno all’altro”.

“Abbiamo incassato il diniego alla riapertura del Blocco Parto senza colpo ferire. Disse, in conferenza dei capigruppo nel febbraio 2021, che avrebbe inoltrato ricorso. La fisiatria non riesce da mesi ad assistere domiciliarmente i pazienti, tra essi i più piccoli e fragili. Il CUP prosegue indisturbato il dirottamento in altre strutture, prevalentemente in quelle private. Nella frazione di Bassacutena sono privi del medico di base da mesi” prosegue.

“A breve la Regione varerà l’ennesima Riforma sanitaria regionale e non una sua parola abbiamo ascoltato su questa prossima catastrofe che porterebbe ad un declassamento del nostro nosocomio, con conseguente perdita di servizi sanitari e buste paga. Non ha dato vita ad un dibattito, un confronto, col personale medico, coi medici di base e con gli altri Comuni del nostro Distretto sanitario e con i cittadini”.

“Si potrebbe continuare quotidianamente a aggiungere altri preoccupanti elementi” è il lapidario commento.

“Trovo, pertanto, fuori luogo che in questa situazione drammatica abbia perseverato nell’idea di convocare il Consiglio Comunale per l’approvazione del Bilancio 2022, seppure la norma ne abbia prorogato la scadenza al 31 Marzo e nonostante la nostra richiesta, anche alla luce degli ultimi eventi, di affrontare nella seduta odierna un unico punto all’ordine del giorno, quello della  sanità e del destino del nostro presidio ospedaliero. La proposta non è stata accolta avvallando quanto già espresso sull’inutilità di questo Consiglio nel sapere affrontare i veri problemi che affliggono la nostra città” è la considerazione della consigliera Amic.

A ciò si associa anche Cordella: “in ogni Conferenza dei capigruppo che si è tenuta è stato sollecitato costantemente dalle minoranze affinchè inserisse l’argomento Sanità nell’O.D.G. Abbiamo ricevuto quasi sempre dinieghi o infinitesimali spazi per affrontare la gravità del tema. In queste rarissime occasioni, sono state presentate al Consiglio Comunale alcune proposte da tutti i gruppi di minoranza, puntualmente ignorate e cestinate. Ha perseguito la strategia della presa d’atto, delle lettere indignate, della rassicurazione fondata sulle toppe che non reggono più, vedasi pediatria e anestesia. La Sua strategia, meglio, la vostra strategia – specifica Cordella accusando anche i consiglieri di maggioranza – si è rivelata totalmente inadeguata alla fase. Senza un accenno di imbarazzo proseguirete su questa via e l’odierno ODG ne è la prova“.

Le accuse politiche

“Lei Sindaco ha convocato il 24 gennaio la conferenza dei capigruppo. Non si è presentato in quanto impegnato in
video conferenza con l’Assessore alla Sanità regionale Nieddu
, ed ha delegato l’Assessore Quargnenti. Quello che non comprendo è perchè mai, alquanto irrispettosamente, non ha provveduto a contattare i capigruppo e posticipato di qualche ora la conferenza. Anche in quella occasione abbiamo chiesto l’inserimento del tema sanità nei
lavori dell’odierno Consiglio
. Ebbene nonostante l’allarmante situazione della nostra medicina generale non ha accolto la richiesta. Mi son permesso allora, interpretando anche la preoccupazioni dei colleghi della minoranza e della comunità, di avanzare la richiesta di svolgere un Consiglio Comunale urgente per il giovedì 27 gennaio. Negato. Pare che l’argomento non voglia essere affrontato da Lei e dalla sua maggioranza”.

Sulla conferenza dei capi gruppo di lunedì 24 gennaio recriminazioni a indirizzo del sindaco arrivano anche da Amic “ogni qualvolta la vertenza sanità richiede un  suo pronto ed efficace intervento lei è puntualmente assente – scrive la consigliera – presumibilmente impegnato nella ricerca di fantomatiche giustificazioni, come è accaduto stavolta quando non si è presentato alla conferenza dei capigruppo, da lei convocata anche in orario scomodo ai consiglieri, adducendo quale scusa la fantomatica telefonata all’Assessore Nieddu ed affermo: fantomatica in sua difesa perché qualora fosse stato, effettivamente, al telefono con l’assessore Nieddu correttezza avrebbe voluto che sentissimo anche noi, considerata l’importanza. Anche giusto per evitare fraintendimenti

Oltre la sanità

“A oltre un anno dal suo insediamento, il tema sanità non è l’unico ad essere stato messo in fondo alla lista delle vostre priorità. Altri grandi preoccupazioni incombono sul futuro della comunità: Tribunale, viabilità, approvvigionamento idrico, occupazione, spopolamento. Temi del tutto assenti dal dibattito consiliare e dall’azione di governo della città. Vi siete limitati all’amministrare l’ordinario dimostrando l’incapacità di governare e anticipare gli eventi che ci travolgono e ci travolgeranno”.

“Quando vi siete avventurati sulla via dello straordinario amministrare, avete prodotto il clamoroso risultato sul compendio di Rinaggiu. Avete dimostrato invece grande competenza e spirito di abnegazione nel promuovere una raffica di inaugurazioni, nell’organizzare e partecipare ad eventi ludici, come durante le ultime festività natalizie, con i risultati per la comunità che ben conosciamo” è la dura accusa del consigliere Cordella. Un tema, quello di manifestazioni e inaugurazioni che funge da arma anche nel testo di Amic: “per non smentirsi anche in questa occasione, alle richieste d’intervento e di supporto contro il progetto di chiusura del reparto di medicina, ha ritenuto di non presentarsi come ha fatto del resto anche quando i sindaci del territorio si sono recati a Cagliari per protestare in Regione, preferendo, in quell’occasione l’inaugurazione dell’area camper, nonostante non fosse ancora collaudata e neanche ultimata – e prosegue – avremmo preferito che ponesse lo stesso impegno e la medesima solerzia che manifesta in occasione di celebrazioni e pubbliche relazioni per millantare le prodezze dell’Amministrazione”. Amic non risparmi critiche neanche sulle delibere riguardanti l’approvazione del bilancio all’ordine del giorno.

La richiesta di dimissioni

“In ultima ed estrema sintesi chiedo a tutto il Consiglio di dimettersi. Convinto che non ricorrerete al dignitoso ufficio delle dimissioni, comunico che: non parteciperò ad altri Consigli Comunali se non dimostrerete il buon senso di voler affrontare seriamente l’argomento, convocando nel brevissimo tempo un Consiglio Comunale Aperto con un solo punto all’O.D.G.: Sanità e medicina del territorio. Chiedo inoltre che l’argomento sia inserito costantemente nei lavori del Consiglio, la gravità della situazione lo impone” termina Cordella riprendendo il tema di apertura. Dello stesso avviso anche la consigliera Alessandra Amic che si associa “alla richiesta dei consiglieri di minoranza di dimissioni immediate di questo Consiglio, poiché si è rivelato inoperoso e dannoso per questa Città. Chiarendo che l’inoperosità ed il danno non possono certo essere addebitati alla minoranza che nulla può fare in proposito se non quello, al sindaco non gradito, di sprono e di pungolo”.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura