L’appello da Budoni per le aziende.
“Stiamo ricevendo decine di telefonate, non per un aiuto economico, ma per chiedere di far ripartire le aziende. Non tutti i territori sono uguali e da noi potrebbero e avrebbero potuto già riaprire tante attività. Iniziando dal comparto dell’edilizia e dell’artigianato dove abbiamo, ad esempio, cantieri dove lavorano massimo due persone, falegnami che lavorano da soli, così come gli imbianchini, i giardinieri”.
L’assessore al Turismo e all’Ambiente del Comune di Budoni Antonio Addis fa il punto sul lockdown. Spiega che molte delle aziende della zona non chiedono aiuti, ma di riprendere a lavorare. Si tratta, fondamentalmente, di un piccolo esercito di imprese individuali in cui il contatto sociale è fortemente limitato.
“Gli artigiani, i muratori, non hanno avuto disdette, nel campo delle manutenzioni e delle ristrutturazioni gli ordini sono stati confermati – afferma Addis -. Le micro aziende di questi settori presenti nel nostro territorio il lavoro lo avrebbero, ma non possono lavorare e le autorizzazioni prefettizie arrivano solo per i servizi di interesse pubblico”.