Cannabis light: il business del futuro

Il mercato della cannabis light è in aumento.

In questi mesi, abbiamo visto il mondo del lavoro cambiare radicalmente. L’emergenza che stiamo vivendo ha portato tantissime persone a ridiscutere le priorità della propria vita e a valutare il lancio di un business da zero. Tra gli ambiti più interessanti rientra quello della cannabis light che, negli ultimi anni, ha concretizzato dei numeri a dir poco interessanti.

Dal 2017 ad oggi, anno in cui è entrata in vigore la Legge 242/2016, sono nati non a caso tantissimi e-commerce, portali che, come Crystal Weed, vendono tantissimi prodotti a diverse fasce di prezzo.

Da non dimenticare sono anche i grow shop che sono stati aperti a centinaia per le strade delle nostre città. Come mai la cannabis light è considerata il business del futuro? Nelle prossime righe, abbiamo raccolto alcuni dei motivi.

Canapa, una pianta super sostenibile

Da diversi anni a questa parte, la sostenibilità fa parte dei driver di successo delle aziende. A causa dell’emergenza che stiamo vivendo, abbiamo avuto ulteriori possibilità di riflettere sul nostro rapporto con la natura e, di riflesso, questo ha aumentato l’interesse nei confronti delle opportunità di business rispettose dell’ambiente.

La cannabis light può essere annoverata in questo ambito in quanto la canapa è una pianta dalla forte carica sostenibile. Prima di tutto, è il caso di ricordare che, per essere prodotta, richiede una quantità di acqua decisamente più ridotta rispetto al cotone.

Inoltre, per essere coltivata non necessita di fertilizzanti. Un altro motivo per cui è considerata una pianta sostenibile riguarda il suo lasciare estremamente nutrito il suolo in cui viene coltivata. Quando la si chiama in causa, è importante rammentare la sua capacità di purificare il suolo in cui viene coltivata.

Una soluzione per tenere sotto controllo lo stress

La situazione che da quasi un anno stiamo vivendo ha portato tantissime persone ad avere a che fare quotidianamente con situazioni di stress. Tra le manifestazioni principali è possibile citare senza dubbio l’insonnia. Per fare fronte a questo quadro oggettivamente problematico si possono utilizzare diversi rimedi naturali, che hanno il pro di non provocare gli effetti collaterali frequenti con i farmaci.

Cosa c’entra la canapa in tutto questo? Per rispondere alla domanda dobbiamo chiamare in causa il CBD o cannabidiolo, principio attivo della cannabis considerato un cugino del THC.

Privo di effetti psicoattivi, permette di apprezzare esiti positivi per quanto riguarda il controllo dell’insonnia. Non è un caso che, a partire da marzo 2020, con l’inizio della quarantena in Italia siano esplose le vendite di prodotti a base di CBD.

Prodotti per animali

I dati degli anni più recenti sono chiari: il 70% delle famiglie italiane ha un animale domestico. Per i nostri amici a 4 zampe spendiamo sempre più soldi, considerandoli dei veri e propri membri della famiglia.

Non a caso, sono tantissime le persone che, ogni giorno, si mettono alla ricerca di rimedi per migliorare la loro salute. Tra questi, è possibile citare il CBD. Sì, hai capito benissimo: il cannabidiolo può essere utilizzato anche dai nostri amici animali. Il vantaggio del suo impiego riguarda innanzitutto la versatilità. Il cannabidiolo, infatti, è adatto a tutti gli animali domestici.

I suoi benefici sono vari. Ecco i principali:

  • Maggior tranquillità nell’animale, il che può rivelarsi fondamentale nei casi in cui, per esempio, il cane o il gatto tende a danneggiare quanto ha intorno per via della sindrome abbandonica.
  • Miglioramento dei sintomi del dolore cronico.
  • Miglioramento dell’efficienza digestiva.

Il CBD veterinario dovrebbe essere utilizzato solo dopo aver consultato un esperto e per almeno 3 volte a settimana, in modo da dare la possibilità all’apparato digerente dell’animale di abituarsi.

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