Piero morto a Olbia nella sua casa in fiamme. Il cane sveglia i vicini ed evita una tragedia più grande

La tragedia a Olbia.

Sono in corso le indagini per fare luce sulla morte di Piero Angeloni, il 73 enne morto questa mattina all’alba, in un’abitazione a Olbia, a causa di un incendio.

Cosa è successo nell’incidente a Olbia.

Si attende quindi l’ultimo responso dei vigili del fuoco sui rilievi fatti sul luogo, per far luce sulla dinamica che ha portato al terribile incendio che è costato la vita all’anziano. Stando alle prime informazioni, l’incendio sarebbe partito a causa del surriscaldamento della stufetta elettrica accesa in salotto.

Il rogo, infatti, sarebbe partito dalla zona giorno, propagandosi prima sul divano e poi sul resto del mobilio dell’abitazione. Per l’uomo nessuna possibilità di fuga: la vittima soffriva di patologie deambulatorie, impossibile per lui riuscire a salvarsi e chiedere aiuto. Angeloni, che di giorno era assistito da una cooperativa, al momento del fatto si trovava da solo. 

I vicini hanno chiamato i soccorsi.

A chiamare i soccorsi i vicini di casa che risiedono nella palazzina, allertati dalle fiamme divampate dal dall’appartamento al piano terra, intorno alle 4:30 del mattino. In questa storia c’è anche un piccolo eroe a 4 zampe. “E’ stato un grosso spavento, se non fosse per il nostro cane Ralf forse ci sarebbero più morti perché quando ci siamo svegliati la casa era invasa dal fumo – racconta Maria Luisa, un’inquilina che abita al quinto piano della palazzina di via Volterra -. Il primo che si è svegliato è uno dei miei figli, che poi ha avvisato me. Nella palazzina ci sono anche altre persone disabili, che non possono deambulare. Si sarebbe potuta trasformare in una tragedia più grande, anche perché nell’attesa dei soccorsi non abbiamo potuto aprire le finestre del pianerottolo invase dal fumo. Non si vedeva niente e non si riusciva a respirare. E’ stato terribile”.

Chi era la vittima.

Un uomo buono ed educato Piero Angeloni, la vittima della tragedia che si è consumata questa mattina. Così lo ricorda chi lo conosceva. Il 73enne, minuto di corporatura, da un paio di anni non era più in grado di camminare, a causa di alcune patologie che lo avevano colpito.

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