Morta a 89 anni all’ospedale di La Maddalena: “Non ha ricevuto la terapia”

Il caso dell’anziana morta a La Maddalena.

Morì il 12 novembre scorso all’ospedale Paolo Merlo a La Maddalena. La donna di 89enne, positiva al coronavirus, era arrivata all’ospedale il giorno prima con una crisi respiratoria spegnendosi poche ore dopo. Un caso che aveva riacceso la delicata questione del nosocomio isolano e delle cure ai pazienti contagiati, con tanto di interrogazione in Regione a firma dell’onorevole dei 5 Stelle Roberto Li Gioi.

Sulla vicenda ieri era intervenuta la Asl, che aveva replicato alle accuse di gestione dei pazienti Covid all’interno della struttura sanitaria. Una verità che, però, non piace ai parenti dell’89enne che hanno voluto raccontare come sarebbero davvero andati i fatti. “Non è stata somministrata alcuna terapia concordata con l’Istituto di Malattie Infettive della Aou di Sassari, – ha dichiarato una familiare – . Anzi, lei stava continuando a seguire quella che le fu prescritta a domicilio dai medici Usca 15 giorni prima”.

L’ottantanovenne, secondo il racconto, presentava una crisi respiratoria fortissima. “Al Merlo non ci sono strumentazioni tecnologiche per i malati Covid – prosegue la donna – , l’unico è il saturimetro. L’anestesista era presente così come il personale infermieristico, ma la mia parente si è spenta lentamente perché il suo caso, come tanti altri, sono gestiti come semplici urgenze”.

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