Il prefetto convoca i sindaci pronti a dimettersi, un vertice sul futuro dell’ospedale di Tempio

Martedì l’incontro con il prefetto.

I sindaci dell’Alta Gallura iniziano a far sentire le loro proteste e le loro richieste. Se non avranno risposte certe dalla Regione sul futuro dell’ospedale di Tempio Pausania non parlano solo di dimissioni. Ieri il sindaco di Tempio Andrea Biancareddu ha consegnato la tessera elettorale al comitato di cittadini “Abali basta”. Questa è una delle prime decisioni prese durante la lunga assemblea dell’Unione dei Comuni “Alta Gallura” convocata all’ospedale Paolo Dettori di Tempio, occupato ormai da oltre un mese dal comitato “abali basta”.

Non solo Tempio ma anche il Comune di Calangianus con il sindaco Fabio Albieri denuncia la grave situazione dell’ospedale di Tempio e annuncia: ” Noi sindaci ci dimetteremo dall’incarico e inviteremo i cittadini a restituire le tessere elettorali”.

Il sindaco di Tempio Biancareddu, in qualità di Presidente dell’Unione dei Comuni pro-tempore, ha chiesto in maniera ufficiale, un incontro urgente al prefetto con una lettera indirizzata anche al Presidente del Consiglio Conte, al ministro dell’interno Salvini e al ministro della Sanità Giulia Grillo. Riunione che è stata già fissata dal Prefetto con il Presidente ed i sindaci dell’Unione dei Comuni per il giorno 27 novembre alle ore 15.00.

Nella nota inviata ieri alle massime istituzioni statali dal Presidente dell’Unione Alta Gallura Biancareddu, si legge: “Il rammarico per i mancati risultati dell’azione politica, nonostante le costanti attenzioni dedicate ad una materia di vitale importanza per il cittadino, come quella sanitaria, pongono obbligatoriamente le amministrazioni locali, che noi rappresentiamo, prive di strumenti, impotenti e inascoltate, nelle condizioni di assumere posizioni di pieno dissenso rispetto alle scelte attualmente in campo da parte della Regione e dell’ATS, dichiarando sin d’ora che, nel caso in cui non si abbiano immediati riscontri, è intendimento dei Sindaci dell’Alta Gallura dimettersi”.

E la nota si conclude così: “Rimetteremo la fascia tricolore nelle sue mani, in rappresentanza della massima istituzione dello Stato. Per le suindicate ragioni e per la gravissima situazione venutasi a creare nel nostro territorio, che rischia di trovarsi a breve senza il presidio dei sindaci e degli amministratori locali,  le chiedo un incontro urgente, nel quale approfondire le proposte ragionevoli e fondanti, che da tempo il territorio esprime in merito, alle quali devono seguire ragionevoli, legittime ed urgenti determinazioni, da assumere a cura degli organismi istituzionali preposti”.

 

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