L’anno nero in Gallura per le sagre, regole troppo rigide e rischio contagi: “Ma torneranno ancora più belle”

La situazione delle sagre in Gallura.

Nonostante l’ok da parte della Regione per sagre e feste paesane, molti in Gallura hanno deciso quest’anno di rimandare al 2021 tutti gli eventi per le regole troppo rigide e l’impossibilità di contenimento degli ospiti delle manifestazioni. ”La sagra del bovino è un modo per gli abitanti del paese di interfacciarsi con altre persone e uscire dalla monotonia – spiega il presidente della festa che si svolge a luglio a Luogosanto, Pietro Mara -. È stata una grossa perdita sia economica che di visibilità. Molte persone grazie alla sagra hanno scoperto il nostro paese e se ne sono innamorate. Stiamo comunque cercando di organizzare la Festa Manna dal 7 al 9 settembre, mettendo appunto un piano di sicurezza per poter festeggiare in maniera più locale e ristretta”.

Non tutti vogliono rischiare rimandando i festeggiamenti al prossimo anno, dove si spera la situazione sia tornata alla normalità. ”E’ stato un grosso dispiacere non poter fare la sagra – ci spiega Gabriella Varchetta, presidente della Sagra del pesce che si tiene la vigilia di Ferragosto a Golfo Aranci – Noi insieme alla Proloco di Golfo Aranci non ce la siamo sentita di organizzare la sagra quest’anno, una sagra premiata a livello nazionale per la qualità. È impossibile di questi tempi organizzare un evento del genere, c’è poca attenzione da parte di tutti, non ce la siamo sentita di rischiare, la salute viene prima di tutto e bisogna tutelare e tutelarsi”.

Le sagre sono un tassello fondamentale nel turismo della Gallura, affascinano i turisti e fanno scoprire le tradizioni del nostro popolo, ricco di cultura e varietà di prodotti, come la sagra del Vermentino a Monti che ogni anno accoglie migliaia di visitatori. “Purtroppo quest’anno abbiamo deciso di rimandare tutto al prossimo anno – ci spiega Franco Pirastru, direttore della Cantina di Monti -. Sarebbe stato impensabile gestire 15mila persone per via degli spazi e dell’accalcamento che va a creasi. Purtroppo sia a livello economico che di visibilità è stato un grosso danno, ma stiamo già lavorando a nuove idee per valorizzare e rendere sempre migliore l’esperienza della sagra del Vermentino”.

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