L’anno nero della sanità in Gallura e le speranze per il 2022

ospedale Olbia

L’anno nero della sanità in Gallura.

Un anno nero quello della sanità in Gallura. La carenza dei medici nei presidi ospedalieri del territorio e la fatica del personale nell’organizzazione dei propri turni di lavoro, in relazione al numero ridotto dei sanitari, rende particolarmente drammatica la situazione sanitaria.

E’ notizia recente la sospensione del servizio di guardia medica di Luogosanto, che il 29 e il 31 dicembre resterà chiusa a causa della carenza di personale, che ha costretto i pazienti a recarsi fino a Tempio e Calangianus. Disagi che riflettono la grave situazione della sanità in tutta la Gallura.

Un anno terribile, aggravato dalla crisi generata dalla pandemia da coronavirus. “La pandemia è la goccia che ha fatto traboccare il vaso – dichiara Vittorio Masu, Segretario Generale di Cisl Funzione Pubblica – facendo emergere tutte le politiche sbagliate in questi ultimi dieci anni, fatte di mancate assunzioni, tagli, condizioni di lavoro precarie, vincoli anche amministrativi che hanno determinato il collasso burocratico. Devo dire che si sta cercando di prendere contromisure, con la nuova riforma, che però genera perplessità in quanto non si è risolto il problema delle assunzioni e persiste una mancata programmazione, che è importantissima soprattutto quando c’è un’emergenza sanitaria. Ritengo sia fondamentale la lungimiranza della politica”.

Grave è la situazione del personale medico che si cela dietro la carenza del personale. “E’ un problema devastante – prosegue Masu -, l’anno del covid è stato anche quello dove si sono susseguiti contratti di collaborazione e assunti presso enti per fronteggiare anche la campagna vaccinale, personale che viene poi a mancare negli ospedali. Le problematiche del nostro territorio devono far seriamente pensare a una politica efficace della sanità. Pensiamo ad esempio allo spopolamento della Sardegna, che significa meno laureati, ad un invecchiamento della popolazione e l’aumento di patologie da curare e legate all’anzianità. Queste situazioni determinano ricadute importanti sulla sanità. Grave è la situazione della carenza dei medici di base e pediatri. Sta diventando difficile reperire personale che ricopre quei ruoli a causa dei turni e delle paghe, che non sono paragonabili a quelle erogate da altri enti e aziende. E’ soprattutto volontà politica trovare una soluzione normativa. Noi come sindacati ci stiamo mobilitando su questo aspetto e speriamo che la pandemia sia un’occasione per fare programmazione”.

L’opinione della minoranza del consiglio regionale.

“La situazione è sotto gli occhi di tutti – afferma il consigliere di minoranza della Regione, Giuseppe Meloni -. Auspichiamo che la politica risolva questa grave problematica e non usando il tema della sanità per fare campagne elettorali, come è successo recentemente. Mi riferisco alla politica tutta, poiché percepisco non si stia prestando la massima attenzione per risolvere i problemi galluresi, riguardo alla questione della grave carenza dei medici, un handicap che ci portiamo dietro da tempo, in particolare nel nostro territorio. Il bilancio purtroppo è negativo e ci auspichiamo che da tempo si risolva il problema convocando tutti attorno a un tavolo che coinvolga dirigenti, rappresentanti sindacali, sindaci, per affrontare i problemi con realismo e non con cose che portano a nulla. Bisogna individuare quali sono le situazioni da affrontare e migliorare”.

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