Schiaffi e pugni a un’anziana a Olbia, badante condannata a 2 anni

anziana maltrattata

Condannata badante violenta a Olbia.

Dopo l’assoluzione in primo grado per maltrattamenti di una badante di 66 anni, originaria di Torpè, ora la Corte d’Appello di Sassari ribalta la sentenza, condannandola a 2 anni. Un incubo finito per una 86enne di Olbia, affetta da demenza senile, maltrattata fisicamente dalla donna, con schiaffi e pugni in testa.

Una violenza inaudita, tanto che l’anziana, dalle botte inferte, riportava lesioni ed ematomi su tutto il corpo, sopratutto alla testa, poiché la 66enne la colpiva ripetutamente con pugni, minacciandola anche di morte. Per questi fatti, la Corte ha condannato la badante per maltrattamenti, in ragione della reiterazione degli episodi, che configura la fattispecie del reato. La donna dovrà inoltre pagare una provvisionale di 10mila euro.

Nel 2018 il tribunale di Tempio l’aveva assolta con rito abbreviato. I giudici avevano ritenuto la mancanza di certezza che le ferite dell’anziana fossero causate dall’imputata e sopratutto l’abitualità delle condotte violente. Durante il processo di secondo grado, invece, sono state sentite delle registrazioni, determinanti nel ribaltare la sentenza. Le prove, attraverso gli audio, erano da ricercarsi nelle minacce e nei colpi inferti all’86enne. Erano state le figlie dell’anziana a voler riprendere tutto, dopo aver notato i lividi sul corpo della loro madre ed era la stessa madre. Quest’ultima, prima ancora, si era confidata con loro in merito ai soprusi subiti.

La Corte d’Appello ha disposto una perizia, con la traduzione delle minacce in lingua sarda proferite dalla 66enne all’anziana, confermando le accuse di parte civile e della Procura, che aveva chiesto 2 anni e sei mesi di reclusione.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura