Sfondano il muro e “rubano” la camera dei vicini a Porto Rotondo, denunciati

Ha dell'incredibile una vicenda accaduta nel residence “Gli Asfodeli” a Porto Rotondo. Una coppia di romani avrebbe sfondato il muroFoto: Google

La vicenda della stanza contesa a Porto Rotondo.

Ha dell’incredibile una vicenda accaduta nel residence “Gli Asfodeli” a Porto Rotondo. Una coppia di romani avrebbe sfondato il muro del vicino di casa per prendersi la sua stanza. Lo aveva scoperto il proprietario, un bergamasco, tornato in vacanza in Gallura.

La questione è finita con una denuncia, presentata da Fabiano Corti, che lavora all’Università di Bergamo, che con sorpresa, lo scorso luglio, appena arrivato nella sua abitazione di Porto Rotondo, aveva scoperto che nella sua casa mancava una stanza. L’appartamento era in disordine, con un muro divisore nella sua camera da letto. Una vacanza da brividi, conclusasi con una denuncia nei confronti della coppia e l’impossibilità di proseguirla perché la casa era inagibile.

Secondo la coppia la stanza è loro.

Stando ai primi accertamenti, la stanza è stata rivendicata da due proprietari diversi, che hanno proceduto a unire rapidamente e senza il consenso reciproco l’area contestata all’interno di uno dei loro appartamenti. La camera da letto, di dimensioni modeste, è diventata oggetto di una denuncia formale da parte di due individui, una donna di Roma e un uomo di Marino. Entrambi sono stati registrati come indagati presso la Procura di Tempio Pausania a seguito dell’incidente.

Corti ha informato le autorità competenti e ha spiegato che durante i mesi invernali, quando la casa e l’intero complesso residenziale erano in gran parte disabitati, i lavori per la costruzione del muro avrebbero potuto essere eseguiti senza il suo conoscimento.

Inizialmente, l’accusa era rivolta alla coppia di vicini di casa, sospettati di essersi appropriati in modo indebito della stanza mesi prima, forse attraverso un terrazzino. Si riteneva che avessero abbattuto le pareti divisorie esistenti con colpi di mazza e avessero costruito una nuova parete quattro metri più avanti. Tuttavia, ulteriori indagini condotte dai carabinieri di Olbia hanno portato a un cambiamento nelle accuse.

Da quanto emerso dalle prove raccolte, sembra che la coppia indagata abbia agito sulla base di ciò che credeva essere il proprio diritto di proprietà. Sembra che considerassero la stanza come parte integrante della loro proprietà, come indicato nelle planimetrie dell’appartamento. Invece di intraprendere una causa legale, hanno deciso di “farsi giustizia da soli” e hanno riacquisito la stanza. Tuttavia, sono stati accusati di aver causato danni all’appartamento originale attraverso l’incorporazione di questa stanza senza previa notifica agli interessati. Le accuse ora comprendono l’esercizio arbitrario dei propri diritti, la violazione di domicilio e il danneggiamento.

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