Da Olbia a Golfo Aranci, un weekend di controlli lungo le coste

guardia costiera la maddalenaFoto generica della Guardia Costiera

I controlli in mare della Guardia Costiera di Olbia.

Il lungo fine settimana di Ferragosto, caratterizzato dal notevole flusso di arrivi e partenze, ha richiesto un potenziamento nei controlli “Mare Sicuro” per gli uomini e le donne della Capitaneria di porto di Olbia e degli uffici dipendenti.

Nel periodo dal 13 al 16 agosto sono stati impiegati circa 50 uomini e 30 mezzi navali nel Compartimento marittimo di Olbia e nel Circondario marittimo di Golfo Aranci, per i controlli in mare e lungo le spiagge del litorale, finalizzati a garantire il rispetto delle regole inerenti il corretto utilizzo del demanio marittimo, l’adempimento delle ordinanze balneari e soprattutto al fine di prevenire sinistri marittimi a tutela dell’incolumità di diportisti e bagnanti.

In tale contesto, nel Compartimento marittimo di Olbia, sotto il coordinamento del capitano di vascello Giovanni Canu, sono stati effettuati circa 120 controlli, che hanno portato lungo le coste di giurisdizione della Capitaneria di porto di Olbia all’elevazione di 26 verbali amministrativi e al deferimento all’Autorità Giudiziaria del responsabile di una abusiva occupazione sul demanio marittimo, mentre nel Circondario marittimo di Golfo Aranci sono stati contestati 31 verbali amministrativi. Le contestazioni amministrative sono state elevate in totale per oltre 15mila euro e hanno riguardato principalmente la mancata osservanza delle regole previste dall’ordinanza di sicurezza balneare, dal Codice della nautica da diporto in materia di documenti e dotazioni di bordo e per navigazione sotto costa, particolarmente pericolosa per la balneazione.

L’intenso traffico diportistico ha altresì impegnato notevolmente la Guardia Costiera di Olbia nelle attività di soccorso e assistenza, per la quale, nella sola giornata di ieri, sono stati effettuati due interventi. Il primo nelle acque antistanti Cala Gonone, dove una giovane bagnante, urtando l’elica di un’unità da diporto ferma all’ancora ha riportato una ferita ad un piede che ha richiesto l’intervento dei sanitari, mentre a Porto Rotondo, una ragazza, scivolando sul tubolare del proprio gommone, ha riportato un’importante ferita alle dita di una mano.

In entrambi i casi, la sala operativa della Capitaneria di porto di Olbia ha coordinando gli interventi in favore dei diportisti in difficoltà in continuo contatto con la sala operativa del 118, inviando proprio personale nei porti di sbarco dei malcapitati per ricostruire le esatte dinamiche degli incidenti e individuare eventuali responsabilità.

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