Al Mater Olbia asportato un tumore cerebrale su un paziente sveglio

Il delicato intervento chirurgico al Mater Olbia.

Un delicato intervento chirurgico per l’asportazione di tumore cerebrale con paziente sveglio è stato effettuato con successo al Mater Olbia Hospital. La tecnica della chirurgia cerebrale con paziente sveglio (la cosiddetta “awake surgery”) è in uso da molti anni e permette il monitoraggio di funzioni cerebrali, come il linguaggio, che non sarebbero valutabili con il paziente in anestesia generale.

In questo caso, in seguito di una crisi epilettica ad una giovane paziente era stata diagnosticata una lesione cerebrale frontale sinistra. Dopo una serie di accertamenti clinici, radiologici e neuropsicologici, la paziente è stata considerata candidabile ad intervento in condizioni di “awake surgery”: in particolare, essendo la giovane paziente bilingue, ha eseguito test neuropsicologici sia nella lingua nativa che in italiano.

In campo strumentazioni hi-tech

Questo intervento, come tutti gli interventi chirurgici per asportazione di tumori cerebrali che si svolgono al Mater Olbia Hospital, è stato eseguito con l’ausilio di strumentazioni di avanzato livello tecnologico: Tac intraoperatoria associata a sistemi di neuronavigazione e di ricostruzione delle immagini, ecografo intraoperatorio, aspiratore ad ultrasuoni e monitoraggio neurofisiologico. In considerazione della vicinanza del tumore ad aree cerebrali legate al linguaggio, in questo caso è stata necessario l’utilizzo di un monitoraggio neuropsicologico, effettuato del neurologo in sala operatoria, possibile solo con la paziente sveglia ed in grado di collaborare attivamente.

Un lavoro di équipe

L’intervento chirurgico è stato svolto dall’équipe del Reparto di Neurochirurgia del Mater Olbia Hospital, composta dal primario, dott. Giovanni Sabatino, e dai collaboratori, dott. Edoardo Mazzucchi, dott. Fabrizio Pignotti e dott. Giuliano Di Monaco, grazie alla fondamentale collaborazione dell’Unità di Anestesia e Rianimazione diretta dal dott. Paolo Cossu, coadiuvato dal dott. Valerio Perotti e dal prof. Marco Rossi, medici anestesisti giunti dal Policlinico Gemelli di Roma, specializzati in tale metodica anestesiologica. Il monitoraggio del linguaggio durante la chirurgia è stato svolto grazie al dott. Davide Quaranta, neurologo del Policlinico Gemelli, con l’ausilio della dott.ssa Patrizia Pisanu, psicologa presso il Reparto di Riabilitazione del Mater Olbia Hospital. La partecipazione di questo numeroso team chirurgico e la collaborazione della paziente hanno permesso l’asportazione completa del tumore, localizzato in prossimità delle strutture deputate alla produzione del linguaggio, in assenza di deficit nel post-operatorio.

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