Coppia in vacanza per rubare negli appartamenti, bloccati al porto di Olbia

I due stavano imbarcandosi per ritornare in Toscana.

Si è conclusa con l’arresto di lui e una denuncia per ricettazione per entrambi la vacanza in Sardegna per una giovane coppia residente a Lucca.

Nell’ultima settimana sono giunte alla centrale operativa di Siniscola, tramite il numero di pronto intervento 112 delle richieste d’aiuto da cittadini di Budoni e Siniscola per dei furti in appartamento, da dove erano spariti svariati gioielli. I carabinieri, attivati dalle segnalazioni, hanno subito effettuato accurati sopralluoghi, durante i quali sono riusciti a raccogliere elementi su alcuni sospettati. Nelle 24 ore successive ai furti si è arrivati all’autovettura in uso ai possibili ladri. Da Posada è nato un attento pedinamento da parte dei militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Siniscola, che li hanno seguiti fino al loro arrivo al porto di Olbia, dal cui si sarebbero poi imbarcati per tornare a casa. Determinante è stata la decisione di bloccarli e perquisirli, da un’attenta ispezione del veicolo, i militari sono riusciti a scovare nel sistema di aerazione dell’auto una borsa, contenete numerosi gioielli, orologi e svariate banconote sia in euro che in valuta straniera.

È subito emerso che parte di quei preziosi erano stati trafugati a seguito dei furti in appartamento denunciati il giorno precedente. Per tale ragione sia lui, 21enne, che lei 36enne, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione. Da un controllo più approfondito è poi emerso che nei confronti del ragazzo il Tribunale di Lucca aveva emesso un ordine di carcerazione, mai eseguito, sempre per degli episodi di furto commessi in Toscana. Per tale ragione è stato dichiarato in arresto e si sono aperte per lui le porte del carcere di Nuchis.

L’arma dei carabinieri sta tuttora cercando di risalire ai legittimi proprietari degli oggetti rubati. Per questo, chiunque avesse subito un furto nella scorsa settimana è invitato a prendere contatti con i militari della compagnia di Siniscola, a seguito del riconoscimento, gli oggetti verranno restituiti.

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