Liberi Olbia all’attacco del sindaco: “Se c’è un sistema perché non denuncia?”

Continua la polemica a Olbia.

Continuano a fare discutere le parole del sindaco Settimo Nizzi durate il suo intervento nel consiglio comunale di Olbia del 13 maggio. Il primo cittadino era intervenuto parlando sia del cartello elettorale nel quale si “giocava” con il suo nome alludendo al settimo comandamento sia della vicenda relativa alla acquisizione all’asta del palazzo Fs di via Vittorio Veneto.

Le parole del sindaco Nizzi.

“Se volete dire pubblicamente che io sono ladro nel cartellone elettorale, dovreste vergognarvi a stare insieme a certa gente. Io conosco bene il settimo comandamento e io tutte le mattine mi guardo allo specchio e so cosa ho fatto nella vita. Non iniziamo a utilizzare questa strada, steddi me’. Mì, che vi fate male. Vi fate molto male e lo dico a tutti” e continua “Io non sono disposto ad accettare una campagna elettorale di quel tipo. Dovete, dovevate, se siete delle persone che vogliono una battaglia elettorale chiara e trasparente, prendere le distanze da questa gente. O prendete le distanze o diventa dura per tutti e io di coraggio ne ho. Spero lo abbiate anche voi eh. Fate le cose per bene, sinnò cuminzemu a faeddà e poi è un casino pa’ tutti eh. Ci semu cumpresi?”

Le reazioni dell’oppossosizione.

Non si è fatta certo attendere la replica di Liberi Olbia. “Il sindaco è a conoscenza di un sistema illecito? A cosa si riferisce? Se è a conoscenza di fatti, di nomi: perchè non denuncia? Se sa, parli ora. Non può limitarsi ad alludere, sono parole gravissime e deve chiarirle immediatamente alla città.Abbiamo scritto che ci derubano delle nostre risorse, come Cala Saccaia, del futuro dei nostri figli. Se alcuni alludono ad altro dovremmo stupirci e riflettere, non darlo per scontato”, concludono.

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