La spettacolare nave Vespucci a Olbia, attese migliaia di persone

Due giorni per visitare la nave scuola Vespucci a Olbia.

Dopo 15 anni torna a Olbia l’Amerigo Vespucci, orgoglio della Marina Militare Italiana. Arriverà il primo giugno al molo Bonaria e resterà due giorni per essere visitata, grazie al lavoro svolto dal Comune, dalla Lega navale e dall’Autorità Portuale.

L’Amerigo era stata in Sardegna nel 2017, a La Maddalena, per il 250esimo anniversario. L’Amerigo Vespucci, dedicata come sappiamo al navigatore, esploratore e cartografo italiano, è un veliero della Marina Militare Italiana, costruito come nave scuola per l’addestramento dei futuri allievi ufficiali della marinaL’equipaggio è composto da 14 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni.

Elegante e imponente. A vederla da lontano sembra quasi un modellino da collezione. Man man mano che ci si avvicina si viene rapiti dalla sua imponenza e dal suo portamento che sfoggia con eleganza rimanendo sul molo per qualche giorno, con la sicurezza di chi sa farsi ammirare con orgoglio e fierezza.

Il veliero è stato progettato negli anni 20 dall’Ingegnere Francesco Rotundi. I cantieri navali di Castellamare di Stabia, in provincia di Napoli, accolgono la creazione del gioiello Amerigo che dal 1931, dopo aver toccato le acque per la prima volta, inizia la sua intensa attività in giro per il mondo con i suoi allievi.

Con una velocità massima di 10 nodi a motore e 16 a vela, dotata di motore e tre alberi verticali, la Vespucci sfoggia le sue 24 vele in tela olona e i 36 chilometri di cime. L’occhio viene colpito dal contrasto di colore bianco e nero dello scafo che mette in rassegna una fila di oblò e gli arabeschi di poppa in oro zecchino ci restituiscono un’immagine fiabesca, quasi come vedere il veliero di una favola Disney. Per non parlare poi degli eleganti rivestimenti interni in legno, risalenti agli anni ’30.

Se la favola inizia per chi visita la nave durante i suoi ormeggi subendo il suo fascino incantevole, stessa cosa non si può dire per gli allievi che prendono parte alla dura formazione per imparare l’arte del navigare all’interno dell’Amerigo. Non a caso il motto “Non chi comincia ma quel che persevera” vuol rendere l’idea di un impegno profondo e continuo che, se si porta fino in fondo, fa raggiungere determinati obiettivi. Un po’ come dire “chi la dura la vince”, per spiegarlo con un altro motto che ricalca il significato del precedente. Gli ordini del “fischietto Nostromo” – Al sentir fischiare gli allievi sanno che dovranno rispondere agli ordini del Comandante. “Ad ogni fischio un ordine”, per dirla con un motto e seguire quella che è la filosofia della nave. Il fischio in ottone, detto “fischietto Nostromo”, rispetta ancor’oggi quella che era la tradizione del passato associando ad ogni fischio un comando ben preciso.

L’arrivo della nave più bella del mondo è un’importante occasione per la città. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, con il suo staff è già a lavoro per organizzare una grande festa in suo onore. Non resta che partecipare al bagno di folla per poter salire a bordo e toccare un orgoglio tutto italiano.

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