La ruota panoramica di Olbia come sarebbe dovuta essere

Il progetto della ruota panoramica di Olbia della famiglia Moino.

Si vede la ruota panoramica che si staglia sul golfo di Olbia. Sul fondo il porto, l’isola di Tavolara. Bianca di giorno ed illuminata dalle luci a led di notte. Si vedono le cabine che avrebbero dovuto ospitare migliaia di turisti quest’estate.

Si leggono i numeri della Smeralda: 36 metri d’altezza, vista a 360 gradi, ideale per eventi romantici su prenotazione, grantito l’accesso alle persone con disabilità. Questa la ruota panoramica di Olbia. O almeno come sarebbe dovuta essere quella presentata dalla famiglia Moino, storici gestori di attività ludiche in città.

Purtroppo, le cose sono andate diversamente. I tempi per la realizzazione della ruota panoramica si sono allungati, l’Autorità portuale, deputata a decidere sull’installazione della ruota, ha fatto una serie di osservazioni, e verosimilmente quello che è considerato un simbolo delle principali città del mondo, da Sidney a Londra, resterà per il momento un sogno.

A metà luglio sembrano non esserci più i tempi tecnici per realizzarla. Eppure entrambi i progetti della ruota panoramica di Olbia, sia quello presentato dalla famiglia Moino che dalla ditta Lupetti, avevano quella capacità magnetica di affascinare senza condizionamenti. Tutto rimandato al prossimo anno?

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