San Teodoro tra riapertura delle spiagge, turismo e la speranza nelle seconde case

Il sindaco Mannironi sulla stagione.

Il primo cittadino di San Teodoro Domenico Mannironi ha parlato chiaro: non ci sarà nessuna apertura anticipata delle spiagge prima della data indicata dal presidente della regione Solinas. Una scelta giustificata dal sindaco con l’impossibilità di tenere sotto controllo il flusso di persone che si dirigono in spiaggia creando un forte assembramento. L’esempio è quello di Badesi, dove il Comune ha deciso di aprire le spiagge ed in poche ore la situazione è diventata incontrollabile per il numero di presenze.

”Aspettiamo il momento di poter tornare in spiaggia da settimane, c’è molta voglia di normalità ma questa fase è difficile. Il Covid non è passato e siamo sotto esame per capire se siamo ancora a rischio – afferma Mannironi – io seguirò le regole, non è semplice riaprire le spiagge, ci vogliono controlli e regole da stabilire”.

Guardando alla stagione estiva ormai alle porte la situazione non è delle migliori e quest’anno come ben si sa sarà una stagione tirata e con non poche difficoltà. Così il sindaco Mannironi ha messo in atto un piano che prende il nome di Tavolo tecnico di crisi, dove attraverso degli incontri mirati con i vari rappresentanti dei diversi settori lavorativi del paese si tenta di pianificare le soluzioni migliori per venire incontro ai diversi operatori.

Si cerca quindi di salvare la stagione. ”San Teodoro come molti altri comuni della Sardegna vive di turismo e quest’anno non sarà semplice. Ci sarà una contrazione del 50/70% in meno di turisti a causa delle difficoltà per arrivare in Sardegna – espone Mannironi – però San Teodoro a differenza di altri comuni ha il vantaggio di avere oltre 13mila seconde case e se si riesce a far passare il messaggio della Sardegna come isola sicura il turismo potrebbe reggere”.

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