La distanza di un metro non basta, come fronteggiare la variante inglese per il Cnr dopo i primi casi in Sardegna

Come fronteggiare la variante inglese dopo i primi casi in Sardegna.

La variante inglese del coronavirus ha fatto il suo ingresso nella provincia di Sassari. L’Ats ha avviato il protocollo rafforzato con il tracciamento a tappeto, ma per fronteggiare la nuova emergenza potrebbe non bastare il distanziamento di un metro.

Secondo il fisico Corrado Spinella, direttore del Dipartimento di Scienze fisiche e tecnologia della materia del Cnr, le varianti sono caratterizzate da un aumento della trasmissibilità pari al 40%. Perciò per evitare maggiormente il contagio, la distanza dovrà essere di almeno 1,4 metri.

La nuova distanza di sicurezza è stata valutata in base ad una simulazione algoritmica che Spinella ha definito “scova varianti“. Una speranza potrà arrivare dai vaccini, benché sia ancora prematuro comprendere gli effetti sul trend dei contagi.

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