Giornata del Made in Italy: l’omaggio di Confartigianato Sardegna

Anche Confartigianato Sardegna celebra la giornata del Made in Italy

In occasione della Giornata del Made in Italy arriva il contributo anche da parte di Confartigianato Sardegna. La Giornata testimonia la necessità di investire in qualità, sostenibilità economica, sociale e ambientale e nel rispetto delle persone. Per questo, ribadita l’importanza delle attività produttive in generale, il Presidente dell’associazione, Fabio Mereu, ha sottolineato il contributo dell’artigianato: “Gli artigiani sono i veri artefici del “fare” italiano e sardo, non solo come attori economici, ma come parte integrante delle comunità locali”. Il Made in, infatti, è importante anche per la tenuta del territorio. “Tenere insieme territori, cultura e identità è una ricetta vincente – sottolinea Mereu – Il settore artigiano è caratterizzato da imprese diffuse sul territorio che sono parte integrante del tessuto economico e ne forgiano l’identità. Non a caso Confartigianato parla di imprese a valore artigiano per esprimere il valore di tutto ciò”. Inoltre, il Made in Italy costituisce un modello di impresa che rappresenta la seconda economia manifatturiera in Europa ed è apprezzato in tutto il mondo per la qualità e la bellezza dei prodotti.

L’artigianato in Sardegna

Confartigianato Imprese Sardegna ha censito 34.350 realtà artigianali sparse su tutta la regione. Queste impiegano 80 mila addetti e costituiscono il 20,1% di tutte le imprese sarde. Nello specifico, sono attivi nel settore il 42,2% dei lavoratori del Manifatturiero esteso, il 57,2% dei lavoratori delle Costruzioni e l’11,8% dei lavoratori dei Servizi. Numeri che hanno subìto un incremento dell’1,13% rispetto al 2022. Inoltre, nell’isola, anche il saldo tra aperture e cessazioni è positivo con l’inaugurazione di 387 nuove imprese. Nonostante le numerose difficoltà incontrate negli ultimi dieci anni, infatti, gli artigiani sardi sono in grado di garantire progresso per la regione, oggi al secondo posto in Italia per la crescita di questo settore. Tra i fattori positivi, sempre sulla base delle analisi di Confartigianato Sardegna, l’incremento delle esportazioni. Per fare un esempio, stando ai dati Istat 2023, è di 435 milioni di euro il valore di quelle dirette verso le nuove potenze economiche. Tra queste Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, a cui si sono recentemente aggiunti Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran. La molteplicità di prodotti loro offerti incide sul valore aggiunto regionale per l’1,4%. Tra le categorie di beni che hanno trovato compratori anche nel resto del mondo ci sono gli alimentari con 205 milioni (+14,9% rispetto al 2020), i prodotti del comparto moda con 19 milioni (+5,2%), il legno-arredo con 24 milioni (+5,1%) e altri prodotti di altre imprese manifatturiere (occhiali, gioielli, ecc.) con 14milioni (+2,9%).

Un futuro senza Made in Sardegna

Stando sempre ai dati forniti da Confartigianato Sardegna, senza artigianato sardo il valore aggiunto diminuirebbe di 4 miliardi di euro. Il numero di disoccupati aumenterebbe del 41,7% e il tasso di disoccupazione passerebbe dal 14,8% al 22,2%. Ogni settore ne risentirebbe. Dall’energia fotovoltaica ed eolica alla manutenzione dei veicoli. Dalla riparazione delle biciclette all’istallazione e la manutenzione dei PC. Dalla sartoria alla pasticceria e così via, fino ad arrivare al turismo. Per questo e per i motivi sopra elencati, secondo l’associazione va valorizzata la produttività, l’occupazione e l’eccellenza delle piccole imprese, che coniugano creatività e unicità, tradizione e innovazione, formazione e sostenibilità ambientale.

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