Sono riusciti anche a raggirare l’impiegata della banca che ha effettuato un primo controllo.
Nei giorni scorsi, gli agenti della squadra mobile della Questura di Sassari, hanno segnalato all’autorità giudiziaria, l’autore di una truffa consumata ai danni di un anziano signore. Quest’ultimo dopo aver inserito un annuncio sul portale internet “Subito.it” relativo alla vendita del proprio prezioso orologio Rolex modello Submariner, è stato contattato telefonicamente da un individuo con accento laziale, interessato al suo acquisto.
Dopo brevi trattative, il potenziale acquirente ha proposto il pagamento tramite assegno circolare, rendendosi disponibile ad un incontro in Sardegna finalizzato alla compravendita. Per assicurarsi della bontà dell’assegno e per cautelarsi contro eventuali truffe, l’anziano ha dato appuntamento presso la propria banca, all’acquirente, in modo da far verificare direttamente dagli impiegati, la validità di tale titolo.
Il giorno seguente si è presentato all’appuntamento all’interno della filiale della banca, un “collaboratore” dell’acquirente, stavolta con inflessioni dialettali tipiche napoletane, consegnando l’assegno al venditore. Dopo averlo verificato visivamente, l’impiegata ha contattato telefonicamente la banca emittente l’assegno, sita in Roma, e dopo aver ricevuto il cosiddetto “bene emissione” ha proceduto all’accredito dell’ingente somma sul conto corrente dell’anziano sassarese. L’individuo napoletano a seguito dell’avvenuta transazione, si è allontanato soddisfatto con il prezioso orologio.
Dopo tre giorni il denunciante, visto il mancato accredito, si è rivolto alla propria banca la quale ha comunicato che l’assegno era rientrato poiché falsificato ed alterato.
L’intensa attività d’indagine ha permesso di far luce su un astuto stratagemma posto in essere da due individui, di cui uno, al momento, ancora in fase di individuazione.
Si è scoperto infatti, che la telefonata effettuata dall’impiegata non era mai stata ricevuta da un impiegato della Banca emittente l’assegno circolare, ma bensì da un altro individuo che, armeggiando sui cosiddetti “armadietti Telecom”, siti nelle sedi stradali, aveva staccato i cavi telefonici connessi con la Banca romana e, collegando tali fili ad un apparecchio telefonico, aveva risposto alla telefonata inoltrata dalla banca sassarese.
Si tratta sicuramente di una persona molto esperta nei collegamenti telefonici, perché tale operazione viene spesso svolta da tecnici specializzati, durante le operazioni di attivazione di una nuova linea telefonica, o di riparazione a seguito di guasto.
L’individuo napoletano presentatosi nella banca sassarese, è stato invece identificato grazie ad un articolata attività eseguita da personale della squadra mobile, analizzando le liste passeggeri dei voli da e per la Sardegna. I sospetti si sono immediatamente indirizzati verso un 56enne, napoletano con numerosi precedenti per truffe effettuate con il medesimo “modus operandi”.
Acquisita la fotografia del soggetto, questo è stato immediatamente riconosciuto dalla vittima e dalla moglie anch’essa presente quel giorno presso la Banca. Le indagini rimangono tutt’ora in corso per addivenire all’individuazione di chi materialmente falsifica tali assegni circolari e su chi agisce sugli armadietti telefonici posti nelle sedi stradali.