La ragione di vita del maestro della Kan Judo Calvisi.
Angelo Calvisi, 53 anni, cintura nera 5° dan, maestro della Kan Judo Olbia, ha appena festeggiato i 45 anni di attività sul tatami: “Quando ci sono salito la prima volta avevo 8 anni”. Non è più sceso dalla materassina. “In quell’epoca ad Olbia c’era soltanto il pallone per strada e poco altro. Quando ho visto il maestro Perdomi con il judogi bianco indosso sono rimasto affascinato”. Un colpo di fulmine. “Con i compagni di palestra ci ritrovavamo in campagna a giocare a “maestro e allievo”. Un talento precoce che trova linfa vitale in un’irresistibile passione “Fare il maestro di judo è stato da subito il mio sogno nel cassetto. Sono fiero di essere riuscito a realizzarlo”.
Come è cambiato l’insegnamento del judo ai bambini da allora ad oggi? “Disciplina e rispetto rimangono. Ma adesso si cerca di renderlo più giocoso“. Un lavoro delicatissimo. “In palestra abbiamo allievi dai 4 anni in su. Hanno bisogno di sostegno e protezione. Devono essere guidati con i dovuti modi nella crescita della loro autostima”. Sul tatami assieme ad Angelo Calvisi c’è Gavino Carta. “Un compagno di vita. La sua collaborazione nella cura del settore giovanile è preziosissima”. 32 anni di Kan Judo Olbia. “Pratichiamo soltanto judo in sedi private dalla nostra nascita”.
Grandi sacrifici e altrettante soddisfazioni. “In tutti questo periodo siamo riusciti ad organizzare ben 52 manifestazioni a carattere regionale, nazionale e internazionale“. Migliaia di allievi sono saliti sul tatami della Kan Judo. Una palestra che fa parte a pieno titolo della storia di Olbia. “Rappresento la figura judoistica più longeva della città”. Attualmente 70 bambini (con turni dai 4 agli 11 anni e dai 12 ai 16 anni) animano le sere della Kan Judo di Angelo Calvisi. Domenica per la palestra olbiese, organizzatrice dell’evento per la 21^volta consecutiva, secondo posto assoluto al prestigioso Trofeo “Judo in action”. Il 10 dicembre in programma, sempre al Pala Deiana, la 19^ edizione del “Baby Ippon”.