Il rilancio dell’auditorium di Arzachena.
È iniziato nel gennaio 2019 il rilancio dell’auditorium di Arzachena. Dopo alcuni bandi andati deserti, la struttura è stata presa in gestione dall’associazione Deamater di Olbia che lo ha ribattezzato A.M.A., Auditorium Multidisciplinare Arzachena.
Multidisciplinari, infatti, saranno le arti che animeranno l’auditorium. L’intenzione è renderlo uno spazio culturale in cui far confluire cinema, teatro, spettacoli dedicati ai bambini e un cartellone musicale che si articolerà nel corso dell’intero anno nella sala, ma anche negli spazi esterni, nel corso della bella stagione.
Numerosi sono anche i progetti speciali incentrati sulla costituzione di partnership con diversi enti. Tra queste, degna di nota, la convenzione stabile con l’Istituto alberghiero di Arzachena, dalla quale nasceranno progetti a cavallo tra la cucina e il teatro.
Fondamentale anche la collaborazione con il CNA, Confederazione Nazionale Artigianato, della Gallura. Deamater, già da tempo, porta avanti con loro progetti di management culturale e momenti di riflessione sul ruolo della cultura nei processi di sviluppo territoriale. In questo ambito si prevede lo sviluppo di una serie di summer academy che, oltre a coinvolgere il mondo del teatro, coinvolgeranno anche quello dell’imprenditoria.
“Vogliamo puntare anche sulla territorialità di Arzachena – ha dichiarato Marianna Deiana, fondatrice di Deamater -. Un imprenditore potrà venire ad Arzachena e fare un corso di aggiornamento dedicato ad un’evoluzione intellettuale e mentale e farsi contemporaneamente una vacanza”.
L’obiettivo, quindi, è quello di aprire ad un pubblico sempre più vasto le porte del teatro, ridando all’auditorium la funzione comunitaria per cui è nato, unendola ad una spiccata funzione civica.
“Lo vogliamo fare riportando in scena progetti capaci di parlare a tutte le persone – conclude Marianna Deiana -. Ma preservando la qualità, perché penso che il bello sia per tutti e se c’è una cosa che ha svuotato le sale in Italia negli ultimi venti anni, questa è stata la mediocrità”.