Il coronavirus non ferma Time in Jazz, il programma della nuova rassegna

Torna il Time in Jazz.

L’epidemia non ferma la cultura. Time in Jazz ripartirà per la 33esima edizione. Si prevede un progetto musicale ad hoc, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, sia in Piazza del Popolo a Berchidda, sia anche per quanto riguarda i concerti esterni.

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Le località del nord Sardegna che hanno aderito al festival Time in Jazz insieme a Berchidda, saranno i comuni di Arzachena, Bortigiadas , Cheremule, Ittiri, Loiri Porto San Paolo, Mores, Nulvi, Ploaghe, San
Teodoro e Telti, ma c’è fiducia che altri possano aggiungersi prossimamente.

Entusiasta è il sindaco di Berchidda Andrea Nieddu. “Doveroso da parte mia dare la solidarietà a chi ha sofferto in questi mesi – ha detto il primo cittadino -. Lanciamo una sfida e condivido entusiasmo per la ripartenza del mondo della cultura. La 33esima edizione tutelerà comunque la salvaguardia della salute pubblica. E’ una scelta coraggiosa che il comune di Berchidda fa a sostegno della cultura e attività economiche. Time in Jazz ha dimostrato anche il fattore umano, ovvero la cooperazione e partecipazione e valori che uniscono una comunità. Le forze che uniremo in questi mesi dell’organizzazione per la buona riuscita dell’evento”.

Già definito da mesi e pronto per essere presentato con il consueto anticipo lo scorso aprile, il cartellone del festival è stato necessariamente rimodulato in rapporto alle varie limitazioni e condizioni poste per contrastare il coronavirus. Alcuni dei gruppi e dei progetti più complessi o dall’organico particolarmente folto, non potranno essere confermati: è il caso, per esempio, dei 100 Cellos. Potrebbe saltare anche il pranzo tipico di ferragosto, a causa delle difficoltà nell’applicare il distanziamento interpersonale.

In arrivo nomi di primissimo piano della scena jazzistica nazionale, come Rita Marcotulli (con Ares Tavolazzi al contrabbasso e Israel Varela alla batteria), Cristina Zavalloni (in quartetto con Cristiano Arcelli al sax alto,
Daniele Mencarelli al basso elettrico e Alessandro Paternesi alla batteria), il gruppo Voodoo Sound Club di Guglielmo Pagnozzi con Roy Paci, lo stesso Paolo Fresu, ideatore del festival, alla testa del Devil Quartet, (con Bebo Ferra alla chitarra, Paolino Dalla Porta al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria), oltre a Fabio Concato con il trio di Paolo Di Sabatino ad affiancare il cantautore milanese: tutti di scena sul “palco centrale” del festival, quello allestito nella Piazza del Popolo a Berchidda.

Altra voce di spicco della canzone d’autore nostrana, Daniele Silvestri sarà invece il protagonista di uno degli appuntamenti più attesi di ogni edizione di Time in Jazz: il concerto dedicato a Fabrizio De André a L’Agnata, in quella che fu la dimora del grande cantautore genovese nei pressi di Tempio Pausania.

Altro momento ormai immancabile del festival, ritorna anche quest’anno – ed è la quindicesima volta consecutiva – la “concertazione navale” a bordo di un traghetto della Corsica Ferries–Sardinia Ferries in viaggio dal “continente” alla Sardegna: un evento reso possibile grazie alla collaborazione della Compagnia delle navi gialle, tra i principali
partner di Time in Jazz.

E poi, ad avvicendarsi nelle diverse località e siti portati in dote dagli altri comuni coinvolti in questa edizione del festival, una nutrita rappresentanza di musicisti della decennale Tǔk Music: il trombonista Alessandro Tedesco con il suo Low Frequency Quartet, la cantante, pianista
e compositrice Petrina, il trio intestato al contrabbassista Marco Bardoscia, il duo formato dal bandoneonista Daniele di Bonaventura con il chitarrista Marcello Peghin, quello del sassofonista Raffaele Casarano con il pianista Eric Legnini, e quello che vede insieme il trombettista Luca Aquino e il fisarmonicista Carmine Ioanna.

E ancora, il quartetto del contrabbassista Paolino Dalla Porta, il batterista Stefano Bagnoli , il pianista Giuseppe Vitale , le sorelle Leila e Sara Shirvani , rispettivamente violoncellista e pianista, in duo e in quartetto con Francesco Diodati alla chitarra e Enrico Morello alla batteria, il chitarrista Bebo Ferra con l’Organ Trio e in solo, il quartetto d’archi Alborada con un’ospite d’eccezione come la cantante Maria Pia De Vito.

Naturalmente, Paolo Fresu: lo ascolteremo in trio con Marco Bardoscia e il pianista Dino Rubino , e alla testa del suo quintetto, una delle formazioni più longeve nel panorama del jazz, con i suoi trentasei anni di attività; accanto al trombettista di Berchidda, i membri storici: il sassofonista Tino Tracanna , il contrabbassista Attilio Zanchi , Ettore Fioravanti alla batteria e, naturalmente, Roberto Cipelli, atteso a Time in Jazz anche per un concerto in piano solo.

Nel cast anche la cantante Karima , accompagnata al pianoforte da Piero Frassi, e il grande pianista e fisarmonicista Antonio Salis che quest’anno spegne settanta candeline e al quale Time in Jazz deve la memorabile esibizione in solo che inaugurò, nel 1997, la serie di concerti nelle chiese campestri, divenuti poi un “must” del festival.

A fare gli onori di casa, due immancabili formazioni berchiddesi: la Banda musicale “Bernardo De Muro”, palestra per tanti talenti, compreso proprio Paolo Fresu, che nelle sue fila mosse i primi passi nella musica, e la Funky Jazz Orkestra diretta dal trombettista Antonio Meloni, prima funky street band in Sardegna, impegnata con le sue parate musicali nelle vie e nelle piazze del paese.

I bar di Berchidda ospitano invece i set di quattro formazioni sarde, il duo Don Leone, i Jericho, Giuseppe Bulla from Apollo Beat e il Bad Blues Duo. Mentre a un altro brillante talento locale, il batterista Giovanni Gaias, con il suo gruppo e con musicisti ospiti, spetterà il compito di riempire di musica le nottate berchiddesi nello spazio jazz club, dopo i concerti in Piazza del Popolo.

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