Pestata a sangue per farla prostituire a Olbia: arrestato in Albania dopo anni

violenza domestica

Arrestato un albanese per il brutale violenza a una donna a Olbia.

Uno degli autori della brutale violenza ai danni di una connazionale albanese avvenuta nel 2001 a Olbia è stato arrestato dalle forze dell’ordine dell’Albania. L’uomo in questione è Dashamir Koka, 45 anni, che era riuscito a fuggire dopo essere stato condannato nel 2016 dal tribunale di Tempio Pausania e aver scontato un anno di custodia cautelare in carcere.

L’arresto è avvenuto il 20 novembre scorso grazie all’attività congiunta dell’Interpol del Ministero dell’Interno e dell’Interpol di Tirana. I fatti risalgono al 2001, quando la donna venne ingannata e portata a Olbia con la promessa di un lavoro, per poi essere costretta a prostituirsi sotto minacce e violenze continue. Dopo alcuni mesi di sfruttamento, la donna voleva cambiare vita e andare a convivere con un italiano con cui aveva iniziato una relazione.

I suoi sfruttatori però la bendarono e la caricarono su un furgone, per poi portarla in un luogo isolato e picchiarla brutalmente con mazze e oggetti contundenti, causandole lesioni ed emorragie gravissime. Successivamente, la abbandonarono esanime in una via del centro di Olbia, dove venne trovata e soccorsa da un passante. Grazie a un mandato di arresto europeo, l’uomo dovrà ora scontare una pena di oltre dieci anni di reclusione.

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