Cresce l’export dei prodotti sardi in Cina, 4 milioni per i beni venduti in Gallura nel 2022

La Gallura al secondo posto per l’export con la Cina.

La Gallura è al secondo posto per esportazioni verso la Cina, con 4 milioni di euro per l’export dei suoi prodotti verso l’estremo Oriente. Nell’Isola lo scambio commerciale con il Gigante Rosso è aumentato del 16,9% rispetto all’anno scorso.

Con 12 milioni di beni venduti, la Cina si conferma un mercato emergente interessante per le imprese sarde che cercano nuove opportunità commerciali in Estremo Oriente. I principali settori interessati sono i prodotti agroalimentari, il legno, i minerali, le bevande, i prodotti siderurgici e agricoli, e i prodotti tessili e chimici.

Secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, questo fenomeno rappresenta un’espansione delle opportunità economiche. “Le esportazioni dalla Sardegna alla Cina rivestono un ruolo fondamentale nell’espansione delle opportunità economiche per la regione. Questo mercato in crescita offre un potenziale significativo per i produttori sardi di diversi settori, contribuendo a stimolare la crescita economica locale – commenta la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai – quella Nazione rappresenta una delle economie più dinamiche al mondo, ed è cruciale per l’Isola diversificare le sue destinazioni di esportazione. Questi scambi commerciali aprono nuovi orizzonti per i prodotti sardi, consentendo loro di accedere a un vasto mercato con una crescente domanda di beni di qualità”.

Tuttavia, le piccole imprese italiane hanno difficoltà a conquistare questi mercati lontani ma ricchi di opportunità. Nonostante ciò, l’export verso la Cina non solo contribuisce a rafforzare i legami commerciali tra le due regioni, ma promuove anche lo scambio culturale e la cooperazione bilaterale. Questo rappresenta un’opportunità per favorire una maggiore comprensione reciproca e partnership a lungo termine.

L’export dei prodotti manifatturieri sardi verso la Cina, esclusi quelli della raffinazione del petrolio, ammonta a oltre 12 milioni di euro negli ultimi 12 mesi. La Cina si posiziona al 20° posto tra i mercati di sbocco dell’export di manufatti sardi, rappresentando l’1,1% delle vendite all’estero. La diversificazione delle fonti di reddito delle piccole imprese è un passo importante per garantire una maggiore stabilità economica per la regione.

Cresce anche il prodotto turismo.

”Non dimentichiamo che queste esportazioni verso Oriente – prosegue Maria Amelia Lai – non riguardano solo i prodotti, ma anche il turismo e l’industria culturale. La promozione della cultura sarda in Cina attraverso eventi culturali e il turismo può creare opportunità uniche per lo sviluppo economico e la promozione della regione. Inoltre, i prodotti di alta qualità, come vini e prodotti agroalimentare possono contribuire a rafforzare la reputazione della regione come produttrice di eccellenze enogastronomiche”.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura