Le donne in Gallura, queste dimenticate: poche le vie a loro dedicate

In Gallura poche strade intestate a donne.

La parità di genere passa anche per la toponomastica delle città. Ma quando manca un’adeguata presenza femminile tra le mappe cittadine, occorre parlare della permanenza di un’idea tradizionalista sul ruolo femminile nella società.

Se si accede ai censimenti fatti dall’associazione Toponomastica femminile, sui comuni della Gallura, ci si accorge di come la memoria di donne illustri si stata quasi cancellata. Si parte da Golfo Aranci con solo 3 strade dedicate a donne su 34 intitolate a uomini. Nel comune gallurese una è dedicata a Grazia Deledda, a Eleonora D’Arborea e alle Sabine.

Situazione ancora più drammatica a La Maddalena. Solo 8 donne su 119 strade dedicate a personaggi maschili. Oltre a Grazia Deledda, Eleonora D’Arborea, Regina Margherita, Anita Garibaldi e Principessa Isabella; il resto sono strade dedicate a figure religiose.

La città di Olbia negli ultimi anni ha dedicato alcune nuove piazze e strade a donne sarde (e non), come Elena di Gallura, Rita Denza, Emanuela Loi e Ilaria Alpi. Il comune sardo che però ha osato di più è Guspini , che ha dedicato tutta la zona industriale a nomi femminili. Resta il fatto, però, che secondo i dati forniti dall’associazione Toponomastica Femminile, solo il 5% delle vie e piazze sono dedicate alle tante donne che sono esistite e hanno fatto la storia.

I censimenti vengono raccolti dal gruppo, molto attivo, sulla Toponomastica delle donne. Nella carenza di donne nelle vie nazionali si denota “una scarsa considerazione del contributo femminile nella scienza”, commenta un cittadino. Come è evidente, sono scarse le vie dedicate alle donne in questo ambito. Il Comune di Guspini ha deciso di dedicare le nuove strade all’astrofisica Margherita Hack e alla botanica Eva Mameli Calvino.


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