Maxi operazione della Guardia costiera in Gallura, sequestrati oltre 4,5 tonnellate di gamberi

Operazione della guardia costiera nel Mar Tirreno.

Maxi operazione della guardia costiera nel Mar Tirreno, che ha coinvolto anche le acque della Gallura. Durante un’intensa attività info-investigativa svolta sotto il coordinamento del Centro di Controllo Nazionale Pesca (CCNP) del comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto, a partire dalla giornata di sabato 26 marzo, il personale delle Direzioni Marittime di Olbia e Palermo ha sequestrato oltre 4,5 tonnellate di prodotto ittico appartenente a specie protette, elevando 6mila euro di sanzione in 4 verbali. 

I controlli, condotti tramite gli avanzati sistemi satellitari in dotazione presso le sale operative, hanno permesso agli ispettori pesca dei centri di controllo area pesca di Olbia, Palermo, Cagliari e Livorno di monitorare per giorni i pescherecci impegnati nella pesca di profondità nel Tirreno centrale. Oggetto delle maxi sanzioni è stata la pesca di alcune specie di crostaceo, ovvero il gambero rosa mediterraneo (Parapenaeus longirostris), il gambero rosso mediterraneo (Aristaemorpha foliacea), il gambero viola mediterraneo (Aristeus antennatus).

A far scattare l’intervento del personale della Guardia Costiera di Olbia, Golfo Aranci e Porto Rotondo, coordinato dal Ccap di Olbia, è stato soprattutto il protrarsi dell’attività di pesca di uno dei pescherecci monitorati, nelle acque antistanti La Maddalena, per diverse ore nella nottata di sabato scorso, giornata durante la quale la pesca è vietata nella zona del Mediterraneo Centrale.

Il peschereccio è stato ispezionato durante la sua prima sosta, avvenuta nel porto di Golfo Aranci, dove, nel frattempo, avevano attraccato altre due imbarcazioni da pesca, al momento del controllo intenti a sbarcare il prodotto ittico e a stoccarlo in un camion refrigerato al cui interno era già presente dell’altro prodotto, a sua volta sbarcato a Portoferraio da un quarto peschereccio.

I militari intervenuti hanno proceduto al sequestro di oltre 2.900 chilogrammi di prodotto (scampi, gambero rosso e gambero viola), elevando 3 sanzioni amministrative per un totale di 4.500 euro in quanto sulle etichette era stata indicata come zona di pesca la Sicilia meridionale, anziché quella di effettiva cattura, corrispondente al Mediterraneo Occidentale. Per non interrompere la catena del freddo con conseguente deterioramento del prodotto, i militari hanno fatto concludere lo sbarco del prodotto per poi apporre i sigilli al camion refrigerato diretto a Mazara del Vallo.

Il lunedì mattina, giunto a destinazione, il personale della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, allertato dal CCAP di Palermo che aveva intanto ricevuto le informazioni necessarie dalla sede di Olbia, ha proseguito gli accertamenti rimuovendo i sigilli e rinvenendo ulteriori 1.584 chili di prodotto ittico non tracciato e non correttamente etichettato che è stato posto sotto sequestro con un’ulteriore sanzione di 1.5000 euro allo stabilimento.

La complessa attività di confronto tra l’attività di pesca condotta, i tracciati satellitari e i registri elettronici da parte degli ispettori del corpo è tuttora in corso. La guardia costiera proseguirà senza interruzione le proprie attività di vigilanza a tutela consumatore e delle risorse ittiche attraverso una costante presenza sul territorio con la verifica delle condizioni igienico sanitarie del prodotto ittico, la repressione di frodi in commercio, la presenza della documentazione comprovante la completa tracciabilità, il controllo della corretta etichettatura.

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