Nessuna prova sul maltrattamento di animali nell’inchiesta su Giuseppe Masia

L’inchiesta sul cabarettista Giuseppe Masia.

È stata richiesta l’archiviazione dell’inchiesta avviata lo scorso giugno nei confronti del comico e insegnante Giuseppe Masia. La Procura di Tempio ha concluso che non vi siano prove di maltrattamento o brutale soppressione di un gatto nel giardino di casa, respingendo le accuse mosse contro Masia.

I fatti al centro di un’indagine si sono verificati nella residenza del professore a Olbia lo scorso giugno. Secondo l’ipotesi iniziale, il comico avrebbe cercato di allontanare un gatto entrato nel suo giardino. L’incidente più grave sarebbe avvenuto dopo che il gattino è uscito dal suo nascondiglio. Secondo l’accusa presentata contro il comico, Masia avrebbe incitato il suo cane contro il gatto, causandone la morte.

La versione del professore è stata differente fin dai primi momenti. Masia ha affermato di non aver incitato il cane, ma di aver cercato di separare i due animali. La Procura di Tempio ha chiuso il caso, ritenendo che non vi siano basi per accusare il noto cabarettista.

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