Il Mater Olbia preoccupa.
Caminera Noa, promotore delle varie manifestazioni contro l’apertura della struttura Mater a Olbia, di proprietà degli emirati del Qatar chiede chiarimenti sullo stato attuale della struttura: “Il Mater Olbia è una colossale presa in giro, la Regione faccia chiarezza”.
Queste affermazioni sono scaturite a seguito di un sopralluogo dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, nel mese di aprile, che affermò: “Il Mater Olbia è ancora un cantiere, non ci sono i requisiti per l’accreditamento”. L’assessore ha mostrato sin da subito le sue perplessità sulle condizioni generali della struttura sanitaria di Olbia.
Affermazioni molto pesanti, che non sono passate inosservate a Caminera Noa che ha subito denunciato questa situazione dannosa per il futuro della sanità sarda e del nostro territorio.
“Le affermazioni dell’assessore lasciano pensare che il Mater, che è costato tantissimo alla Regione in termini di modifiche urbanistiche, non abbia i requisiti per accreditarsi con il Servizio Sanitario Nazionale- affermano i promotori di Caminera Noa- “Una colossale presa in giro: dopo anni di propaganda a favore del Mater, ora si scopre che probabilmente il Mater Olbia non potrà svolgere cure convenzionate”.
Sempre i portavoce di Caminera Noa scrivono nel loro comunicato che la situazione è estremamente complessa e davvero preoccupante e che servono delle risposte.
I portavoce di Caminera Noa ribadiscono, inoltre, i punti fermi della propria posizione politica sul Mater:
- No ai finanziamenti pubblici
- Annullamento immediato dalle clausole capestro contenute nel contratto tra Regione e Qatar Foundation
- Ripristino della piena funzionalità ed efficienza della rete ospedaliera pubblica nell’isola.
E così concludono. “Il diritto alla salute dei sardi non può essere merce di scambio in trattative che riguardano operazioni immobiliari”.