Olbia, multe ai negozi che non accettano il pos: le nuove misure anti-evasione

Le sanzioni ai commercianti che non accettano i pagamenti con il pos.

Fioccano le doppie multe per i commercianti che rifiutano i pagamenti con il pos. Dal 30 giugno, infatti, ai 30 euro di sanzione, infatti, andrà aggiunta una quota variabile, pari al 4% della transazione respinta. E’ la misura annunciata dal governo Draghi, in una recente riunione del consiglio dei ministri, con un ordine del giorno volto a contrastare l’evasione fiscale.

Obiettivo prefissato è arrivare alla riduzione dell’evasione del 40% nel 2026, anno in cui scadrà il Pnrr. Per combattere il fenomeno, i gestori delle transazioni e intermediari dovranno inviare all’Agenzia delle Entrate tutti i dati sulle transazioni effettuate con carte di credito, debito o altri sistemi di pagamento digitali. Questo attuerà un giro di vite contro quei commercianti che “dimenticano” di battere lo scontrino.

Un’altra misura per incentivare i clienti a pagare con il bancomat o la carta di credito, già sperimentata l’anno scorso, è la lotteria degli scontrini, che il Governo vorrebbe reintrodurre, rendendo però più facile la partecipazione: ovvero attraverso un qr-code al posto del codice a barre.

L’opinione dei commercianti di Olbia e della Gallura.

Giro di vite anche nei negozi di Olbia, dove gli esercenti saranno costretti a emettere scontrini e fatture, dunque a non rifiutare i pagamenti digitali. La scusa “Non ho il pos” o la tipica frase “Per 2 euro di conto non accetto pagamenti con la carta”, come spesso accade in alcune attività, non saranno più accettabili.

Ma cosa ne pensano i commercianti? “Ormai la clientela, per lo meno nelle attività mie, si sta disabituando a pagare con i contanti – dice Alessio Fedeli, titolare di alcuni locali a Olbia -. Così abbiamo deciso di potenziare le postazioni dei pos e metterne di più. E’ vero anche che rispetto ad altri paesi troppi usano le banconote, ma ormai sono 2/3 i clienti che da me pagano con il bancomat. Penso sia un incentivo a spendere di più, pagando con sistemi digitali e oggi tanti giovani hanno l’app nel telefono perché è più veloce e semplice. In discoteca spesso, infatti, pagano anche 3 euro di guardaroba con la carta”.

Molti esercenti si trovano d’accordo con provvedimenti volti a incentivare i pagamenti digitali. “Anche se hanno un costo più alto è un bene – afferma Salvatore Esposito, titolare del negozio Amalia -. Da me vengono molti turisti, italiani e stranieri, e quasi tutti utilizzano il bancomat per pagare, anche perché è più comodo non portarsi dietro i contanti”.

Il parere di Confcommercio Olbia.

“Introdurre una forma di tracciabilità ai pagamenti è certamente una buona misura – dichiara il direttore di Confcommercio, Nino Seu -. Tuttavia, io credo che ci vorrà del tempo per i clienti in modo che possano abituarsi ai pagamenti digitali. Infatti, ancora troppi usano i contanti per pagare alla cassa. L’intenzione, di combattere l’evasione, è sicuramente buona ma si auspica che questo non colpisca come al solito solo i piccoli commercianti”.

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