Ha chiuso il suo negozio a Olbia per il lockdown, così Cristina si è rimessa in gioco

La storia dell’imprenditrice Cristina Azzigana.

Il nome del suo negozio era già di per sé emblematico: “Vestiamo la voglia di fare”. Era diventato un vero punto di riferimento nell’abbigliamento da lavoro e nell’antinfortunistica. Lo ha gestito per sette anni, in via Roma a Olbia. Poi è arrivata la crisi, la pandemia e i costi che sono iniziati a salire senza guadagni. “Le spese di gestione erano diventate troppo alte e già da tempo avevo idea di rinnovarmi per avere un rapporto più diretto coi clienti”, racconta. E così Cristina Azzigana, 39 anni, nata ad Ozieri, ma da sempre residente ad Olbia, si è rimessa in gioco. Ha dovuto chiudere il negozio a causa del lockdown, ma non ha per questo mollato. 

Da giugno ha trasferito tutto il suo magazzino, fatto di camici, magliette, scarponi e cappelli, nella sua auto. E ha iniziato a macinare chilometri per raggiungere direttamente i clienti che da tempo seguiva ad Olbia ed in Gallura, ampliando persino il proprio territorio di competenza e arrivando a servire altre imprese della provincia di Sassari. 

Risultato? Il fatturato è iniziato a crescere proprio durante la pandemia e le iniziali paure di Cristina, che temeva che con la chiusura del negozio i clienti la abbandonassero, sono presto scemate. “Da giugno ho un rapporto diretto coi clienti. Alcuni di loro vengono addirittura a casa mia. Voglio dare un messaggio positivo a chi come me si è trovato in difficoltà a causa della pandemia che è quello di non mollare mai, perché una soluzione si trova sempre”, dice. Cristina è anche mamma di due gemelli e ha pochi aiuti in casa. “Non bisogna mai mollare – prosegue -. Le donne sono convinta che hanno una marcia in più, sopratutto quelle che come me sono madri”.

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