Dall’aumento della sicurezza allo smart working: la formula della Cgil Gallura

Le richiesta del sindacato.

La Cgil della Gallura ha inviato una lettera a tutte le aziende del territorio perché l’attuale momento emergenziale necessita da parte di tutti di azioni responsabili volte a contrastare l’incontrollata diffusione del coronavirus. Le misure previste dall’ultimo Dpcm del 9 marzo 2020 sono stringenti, ma ancora insufficienti per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori di svolgere la loro attività in condizioni di sicurezza e al riparo da un eventuale contagio. Quest’ultimi sono in balia della superficialità, della sorte e spesso di comportamenti poco responsabili di clienti e utenti.

In considerazione della situazione che i lavoratori stessi rappresentano in tutta la sua drammaticità, la Cgil Gallura ha chiesto a tutte le aziende del territorio, piccole, medie e grandi, di attivare, perfezionare e richiedere l’adozione di adeguate misure preventive:

  • L’esposizione di cartelli di avviso e di prescrizione circa il mantenimento delle distanze di sicurezza interpersonale (quindi tra colleghi ma anche tra i dipendenti e l’utenza e clientela).
  • L’adozione di azioni volte al contingentamento degli accessi ai locali aziendali (come ad esempio le mense o le sale relax) per evitare inutili assembramenti.
  • La giusta aerazione dei locali.
  • La fornitura dei dispositivi di protezione Individuali art.74, comma1, D. Lgs. 81/2008 s.m.i. (in primis guanti e mascherine per la protezioni delle vie respiratorie e delle mani) anche laddove seppur non espressamente previsti dal decreto vi è comunque un oggettivo rischio di contagio.
  • Nel fermo e rigoroso richiamo all’ applicazione di tutte le misure contenute nei Dpcm 8 e 9 marzo 2020, si ribadisce la necessità di mettere a disposizione delle persone in ogni sede la soluzione disinfettante per le mani a base alcolica o di cloro, la scheda informativa sulle misure igienico sanitarie e di predisporre un servizio di pulizia con prodotti che igienizzino quotidianamente gli ambienti e le postazioni di lavoro.
  • Permettere al personale di potersi lavare frequentemente le mani.
  • Aggiornare il Documento di Valutazione dei rischi sull’agente di rischio del coronavirus.
  • Concedere al personale le assenze contrattuali e di legge quali ferie, permessi e congedi per rilevanti e particolari situazioni familiari;
  • Per contenere al massimo gli spostamenti sul e fra i territori, va favorito – ove possibile – il lavoro agile o lavoro da casa (smart working) che consentirebbe al contempo di diminuire il numero dei lavoratori all’interno dello stesso sito (in modo particolare nelle aziende in cui si lavora in promiscuità)

Anche in questo momento delicato, come sindacato, continueremo a ispirare, accompagnare e monitorare le iniziative del Governo e della Regione Sardegna per sostenere aziende, lavoratrici e lavoratori, e a progettare interventi per la ripresa e lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione. Nel frattempo la Cgil Gallura si rende disponibile a dei confronti negoziali per evitare, con ogni strumento sociale praticabile, eventuali sospensioni senza retribuzione e nella peggiore delle ipotesi i licenziamenti.

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