Il mondo dei prestiti personali sta subendo una risalita, parola a Prestitimag.it

Dopo una brusca discesa delle richieste di prestiti personali in Italia, dalle ultime analisi sembra che il mercato finanziario stia nuovamente riprendendo i suoi ritmi. Dopo un lungo stop a causa della pandemia del Covid-19, con annesse restrizioni e lockdown, gli italiani sembrano aver acquisito più fiducia.

La risalita delle richieste di prestiti, soprattutto per le famiglie italiane, ha subito un rialzo in questo periodo. A confermarlo è l’esperto di prestiti personali Germanò Marco, autore e responsabile editoriale di Prestitimag.it.

Le richieste di finanziamento sono state registrate non solo da famiglie italiane, ma anche dalle imprese, che dopo aver ricevuto dei sussidi per la pandemia hanno voluto incrementare il loro budget economico per poter scalare il business e mantenere certi costi.

Prestiti personali e finalizzati in Italia: buoni propositi per il 2022

Come ogni anno, anche nel 2022 l’associazione bancaria italiana (ABI) ha pubblicato un report dove mostra che i segnali positivi inerenti alle domande sia per prestiti personali che per quelli finalizzati. Le richieste come già anticipato, arrivano sia dai privati che dalle imprese italiane.

Un dato sorprendente, sono le richieste provenienti dagli under 35. Anche i giovani sembrano volersi affidare a società finanziarie e banche per poter accedere al credito. Un conseguente risultato della decisione governativa, nonché di favorire tassi di interesse agevolati e parte di contributi a fondo perduto finalizzati ad esempio, all’acquisto della prima casa.

A dicembre del 2021 i finanziamenti totalizzavano un +2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (dicembre 2020). Mentre a novembre 2021 i risultati mostravano un +3,8% per i finanziamenti alle famiglie e 0,4% alle imprese.

Una differenza sostanziale a livello di crescita, è stata appurata mettendo a confronto i finanziamenti (complessivi su base annua), del 2021 rispetto al 2020 e anni precedenti e distinguendoli tra personali e finalizzati.

La mossa strategica della BCE per aumentare le richieste di prestiti in Italia

Prima di svelare i risultati delle domande inerenti ai finanziamenti, preferiamo chiarire la differenza le due tipologie di prestiti, personali e finalizzati. I primi, sono quelli che possono essere richiesti senza dichiarare la loro destinazione finali.

Quelli finalizzati al contrario di quelli personali, richiedono una specifica utilità: serve del credito per comprare casa? Un’auto? Ristrutturare i propri immobili? In fase di domanda sarà l’ente di credito a domandarne la finalità.

Sul piano stilato dalla BCE, si nota come la mossa vincente per aumentare le domande sui prestiti in Italia, nonostante il periodo critico per colpa del coronavirus, sia stata soprattutto, quella di ridurre i tassi di interesse e portarli ai minimi storici.

Ciò ha favorito un +36,1% per i finanziamenti finalizzati e +7,1% per quelli personali. Una situazione confortante sia per le banche che per gli altri enti di credito, che possono rasserenarsi della fiducia in aumento da parte di lavoratori e famiglie italiane.

Il Covid-19 e conseguenze annesse ha peggiorato notevolmente la condizione economica e lavorativa di tutto il mondo, in particolar modo quella del nostro Bel Paese. Una influenza negativa su ogni fronte, specialmente sotto l’aspetto psicologico che ha fatto perdere fiducia e speranza a gran parte degli italiani.

I segnali rialzisti migliori arrivano da settori di riferimento ben specifici. Se li paragoniamo al 2019, essi hanno avuto una crescita del +18,7% in determinati campi. Si tratta di elettrodomestici, impianti green, elettronica, arredamento e automobili ibride ed elettriche.

Per il 2022 sembra che possano esserci ottimi propositi, soprattutto in settori dove viene favorito tutto ciò che è green insieme all’elettronica, che ha fatto sì che i suoi utilizzi si moltiplicassero soprattutto grazie al fenomeno dello smart working.

Calano gli importi richiesti come finanziamento

Da un lato, i prestiti personali e quelli finalizzati abbiamo visto come abbiano registrato una crescita importante. Dall’altro aspetto però, gli importi richiesti come prestito sembrano aver subito un calo.

A fine 2021 i dati registravano complessivamente, una media pari a 8.651 euro che se paragonati ai 9.124 euro dell’anno 2020 e i 9.512 euro di quello ancor più precedente (2019), dimostrano una leggera discesa che fa riflettere società e banche.

Possibilmente, nonostante i miglioramenti di cui abbiamo parlato in precedenza, oggi sia le imprese che le famiglie italiane, non sono ancora pronte a richiedere importi elevati come magari accadeva negli anni precedenti alla pandemia del Covid-19.

I finanziamenti più alti sono esclusivamente quelli finalizzati all’acquisto di beni immobili, come ad esempio le richieste di mutuo per la casa.

Sul piano d’ammortamento invece, possiamo affermare che la media è di cinque anni, poiché si preferisce allungare la restituzione per ridurre le rate mensili, usufruendo comunque di tassi di interesse agevolati.

Dando un’occhiata al Barometro CRIF, si evince come coloro che richiedono più liquidità e finanziamenti finalizzati, siano i soggetti con minimo 35 anni fino ai 54 anni. Come abbiamo accennato però, anche i ragazzi (soprattutto under 24) cominciano a far richieste di finanziamenti.

A fine 2021 la percentuale totalizzata di domande richieste da ragazzi sotto i ventiquattro anni ammontava a +5,9% rispetto all’anno precedente, il cui dato registrato era 5,6%.

In conclusione possiamo affermare che il futuro del 2022 è previsto in ottica rialzista. Se ciò risultasse reale, ci sarebbe un importante crescita economica in tutto il Bel Paese, che consentirebbe al tempo stesso far tornare a girare l’economia.

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