Dopo l’acquisizione di F2i dell’aeroporto di Olbia.
Un grande polo aeroportuale, che unisca i maggiori scali italiani e che comprenda le due basi del Nord Sardegna. Questo il progetto di F2i, il fondo che ha rilevato, la scorsa settimana, il controllo del Costa Smeralda di Olbia. Il fondo d’investimento guidato da Renato Ravanelli si è specializzato, in questi anni, nelle infrastrutture con un’attenzione particolare al mondo degli aeroporti.
Detiene, infatti, partecipazioni negli scali di Milano, Napoli, Torino, Trieste, Bologna e indirettamente in quello Bergamo, gestendo un volume di 62 milioni di passeggeri complessivi, pari al 32% del traffico nazionale. In Sardegna possedeva già la quota di maggioranza della società di gestione dello scalo di Alghero e l’acquisizione dell’80% da Alisarda di Geasar era in definitiva un passo obbligato.
Insieme i due aeroporti del Nord Sardegna hanno movimentato nel 2019 circa 4,4 milioni di passeggeri. Ecco perchè l’idea di un grande polo del Nord Sardegna, collegato agli altri scali nel portafoglio di F2i, appare un’idea molto solida. Il fondo d’investimento ha mostrato interesse anche per il dossier di Austostrade.