Sassari-Olbia, almeno 10 milioni i crediti non incassati dalle imprese che hanno lavorato nel cantiere

Numerose imprese non pagate sulla Sassari-Olbia.

A diversi anni dall’avvio dei lavori della Sassari-Olbia molte imprese sarde che hanno lavorato nei cantieri non hanno ancora ricevuto i pagamenti o i saldi per i lavori eseguiti, nella maggior parte dei casi in regime di subappalto, dopo aver anticipato risorse e mezzi per onorare i contratti. La denuncia arriva dalla Consulta delle costruzioni delle provincia di Sassari, che si è riunita stamattina per fare il punto della situazione.

Sono almeno 10 milioni di euro i crediti vantati da una ventina di imprese sarde, sulle trenta impegnate, nei cantieri della nuova 4 corsie. Crediti che rivendicano alcune nei confronti di Anas, altre verso le grandi imprese vincitrici dell’appalto.

“L’occasione storica del nuovo collegamento fra Sassari ed Olbia, come spesso e pubblicamente asserito da più parti, avrebbe dovuto rappresentare un’opportunità di lavoro e sviluppo economico per l’imprenditoria locale delle costruzioni – la premessa della Consulta -. L’opera che, per molti, rappresentava la strada della speranza, in un contesto geografico fortemente compromesso dalla crisi del settore edile, rischia di trasformarsi, invece, in un vicolo cieco per diverse decine di imprese che, nel lungo cantiere, hanno investito lavoro e risorse proprie, nell’aspettativa di una legittima remunerazione contrattuale”.

Una situazione che deriva da lungaggini burocratiche, vicende giudiziarie ed economiche che hanno investito vari committenti. “I casi sono noti e riguardano tutti grandi imprese che, dopo essersi aggiudicate i lavori ed avviato i cantieri, sono state destinatarie, per varie ragioni, da indagini giudiziarie e procedure fallimentari, con immediate ripercussioni negative sulle imprese locali – continuano i rappresentanti della Consulta -. Ora, proprio a causa di tali situazioni e della esposizione bancaria maturata, le condizioni di alcune aziende sono fortemente compromesse e, senza un chiaro ed incisivo intervento risolutivo per lo sblocco dei pagamenti, partiranno numerose le azioni legali”.

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