Dopo i pronto soccorso, le guardie mediche: allarme per la stagione turistica in Gallura

Allarme per la stagione turistica in Gallura.

La stagione turistica, in Gallura, è alle porte. Nonostante le difficoltà dovute al caos della continuità territoriale aerea, agli aumenti delle tariffe aeree e marittime per residenti e non, alla pandemia ancora in atto e malgrado le paure per un allargamento del conflitto in Ucraina, tutti gli indicatori e le previsioni degli operatori turistici sono in allarme per le carenze del sistema sanitario. Il consigliere regionale del Partito Democratico Giuseppe Meloni ha chiesto spiegazioni al presidente della Regione, Christian Solinas, e all’assessore della Sanità, Mario Nieddu.

“L’Isola potrà contare su flussi turistici consistenti, tali da superare quelli delle stagioni precedenti. Tuttavia la soddisfazione generale per le previsioni lascia spazio a più d’una preoccupazione dovuta al fatto che i turisti vanno accolti e necessitano di servizi che rendano serena la loro vacanza e la quotidianità dei residenti nel nord est della Sardegna – afferma il consigliere dem -. La preoccupazione principale riguarda la tenuta del sistema sanitario regionale. I problemi irrisolti sono tanti. Come la mancanza dei medici di base in numerosi comuni, gli interi reparti ospedalieri che chiudono, i diversi poliambulatori non sono in grado di funzionare a causa delle gravi carenze delle figure professionali sanitarie necessarie e in quasi tutti i pronto soccorso si sviluppano code lunghissime e attese fino a 24 ore per una visita. In sostanza il sistema è al collasso già prima della stagione turistica”.

Sono centinaia le interrogazioni, decine le mozioni e vari gli ordini del giorno presentati al riguardo negli ultimi anni, ma pochissime le risposte scritte ai consiglieri e nessuna concreta per i cittadini. Ad oggi non si hanno notizie circa l’organizzazione delle guardie mediche turistiche, mentre quelle ordinarie stanno chiudendo. A tal proposito nelle ultime ore presso l’ambulatorio dell’ospedale di Via Canova ad Olbia, porta principale di accesso per il turismo in Sardegna, è comparso un cartello che avvertiva della chiusura della guardia medica “per mancanza di medico” e invitava i pazienti a rivolgersi all’unico pronto soccorso della città, peraltro cronicamente sofferente e ora sempre di più alle porte della stagione turistica, nonostante il grande lavoro e l’alto spirito di abnegazione profuso dal personale medico e paramedico.

“Considerato che le situazioni di carenza di medici e personale sanitario appare quanto mai grave e il copioso flusso turistico atteso e auspicato non potrà che aggravarla ulteriormente, ponendo a rischio la possibilità di cure adeguate non soltanto per gli stessi ospiti ma anche per l’intera comunità sarda, e gallurese nello specifico – prosegue il Meloni -. Perciò presenterò un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità per sapere quali siano le azioni che intendano intraprendere urgentemente affinché possano essere ripristinati i servizi sanitari necessari a garantire a cittadini residenti e ai turisti in arrivo un livello essenziale di assistenza“.

Il consigliere Pd, inoltre chiederà quali siano i i programmi e i piani relativamente all’istituzione delle guardie mediche turistiche, ossia quegli importanti punti di erogazione del servizio sanitario che debbono consentire a coloro che scelgono la Sardegna come meta delle loro vacanze di trascorrere il periodo di ferie in serenità, evitando il ricorso al pronto soccorso per ogni tipo di assistenza medica, con tutte le conseguenze negative che ciò comporterebbe sull’intero sistema di emergenza e urgenza.

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