Il bellissimo murale degli studenti dell’istituto tecnico di La Maddalena che racconta l’Odissea

Il murale dell’Odissea a La Maddalena.

“Il murale è il tipo di espressione artistica che più di ogni altra diventa collettività, una volta terminata. Fa conoscere, sognare, immaginare, riflettere, scoprire nuovi punti di vista. Ora è anche tuo, abbine cura”. Queste le parole di Stefania Missio, artista e ideatrice del bozzetto dell’opera denominata “Odissea”, realizzato insieme agli studenti dell’I.I.S.  nell’ambito del concorso regionale “Graziano Deiana”.

Lo scopo del concorso istituito dalla Regione era quello di valorizzare il territorio, la diversità e il dialogo interculturale, con particolare riferimento alle aree rurali. Nella gestione dei flussi migratori che interessano anche la Sardegna, le giovani generazioni giocano un ruolo fondamentale, in quanto capaci di generare nuove forme di comunicazione, nuovi ordini relazionali, nuove prospettive, nuova ricchezza umana, morale e intellettuale.

L’iniziativa, quindi, mirava alla creazione e al potenziamento di occasioni d’incontro finalizzate a favorire la socializzazione e l’integrazione tra migranti, studenti, famiglie e cittadinanza, come anche la sensibilizzazione sul tema dei diritti umani, delle minoranze e delle migrazioni, o la lotta contro i linguaggi e gli atteggiamenti razzisti, classisti e discriminatori che rafforzano stereotipi e pregiudizi verso lo straniero.

Ed è proprio questo che hanno cercato di fare e comunicare i ragazzi dell’I.I.S. G. Garibaldi insieme all’artista isolana Stefania Missio. L’opera che hanno realizzato, un murale lungo 40 metri, è ispirato al poema epico l’Odissea, dal quale prende anche il nome. “Abbiamo deciso di tuffarci nella storia regina del Mar Mediterraneo, per non perdere l’antico senso di continuità tra le sue sponde. Non solo dal punto di vista geografico e di scoperta, ma soprattutto umano: una esigenza più attuale che mai”, afferma l’artista.

Dunque, il murales come una forma di comunicazione potentissima, capace di far riflettere ed imprimere nelle nostre menti principi e valori fondamentali. Come afferma anche il noto artista di strada Mauro Pallotta, in arte Maupal: “La street art è la cronaca vera fatta dal basso, il termometro sociale vero. Le parole scritte o parlate fanno effetto, ma dopo un po’ si dimenticano. L’immagine, invece, resta impressa nella mente”.

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