Alla scoperta degli antichi Dolmen della Gallura

Dolmen Ladas

In Gallura alcuni dei Dolmen più antichi.

In Gallura abbiamo testimonianze considerevoli di una fase della preistoria che ha caratterizzato l’intero continente europeo. Si tratta dei Dolmen, strutture funerarie megalitiche formate da almeno tre, o più, blocchi in pietra, infissi nel terreno a formare le pareti, e altre lastre poggiate sopra come copertura.

In tutta la Sardegna se ne contano 215, ben 4 si trovano nel territorio comunale di Luras, sono facilmente raggiungibili e ben segnalati: i dolmen Ladas, Ciuledda, Alzoledda e Billella. I primi due si trovano all’uscita dal paese, nella strada per Luogosanto, gli altri sono ubicati nelle vicinanze del campo sportivo.

Nei dolmen di Alzoledda e di Ciuledda sono stati eseguiti degli scavi archeologici che hanno restituito ceramiche appartenenti al Neolitico recente (3500 – 2700 a.C.), periodo al quale si fanno risalire anche gli altri. Tutti edificati con granito locale, sopra o vicino agli affioramenti stessi, con lastre di enormi dimensioni e pesi decisamente considerevoli. Il più grande, e noto, è sicuramente quello di Ladas, che si presenta come un dolmen allungato.

Oltre a trattarsi di strutture funerarie dovevano avere, per le popolazioni che li innalzavano e utilizzavano, un valore culturale ben preciso e l’ipotesi più verosimile è quella che avessero un ruolo “politico”. Potrebbero essere intesi, infatti, come segni di delimitazione territoriale delle varie popolazioni, indipendenti tra loro, che facevano capo a quella zona.

Con la costruzione di questi monumenti, potevano marcare il territorio, esigenza a cui non potevano fare fronte le contemporanee domus de janas, sepolture ipogeiche, perciò nascoste. Si potrebbe ipotizzare un significato anche in termini di complessità sociale. Mentre nelle domus de janas, infatti, il rituale funerario sembrerebbe escludere qualsiasi forma di differenziazione sociale, forse le tombe dolmeniche potrebbero riflettere un qualche tipo di distinzione. Un’altra ipotesi vede l’innalzamento dei dolmen da parte di comunità legate ad economie dedite prettamente alla pastorizia.

 

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