Maltrattata e poi uccisa da un tumore, addio alla cagnolina Luisella

Luisella cagnolina

La storia della cagnolina Luisella.

E’ volata in cielo, nonostante le cure del canile di Olbia, la cagnolina Luisella, devastata da un linfoma. Un’esistenza sofferta, passata nel campo rom di Olbia, segregata e maltrattata senza alcuna pietà. Lei, che quell’amore lo ha conosciuto solo grazie all’associazione Lida che si è presa cura della cagnolina, fino all’ultimo.

Una vita breve e sfortunata, poiché oltre a quell’indifferenza da parte degli ex padroni, ha dovuto anche incontrare la malattia e la morte, probabilmente esito dei maltrattamenti subìti. Questa straziante storia ha commosso tantissimi a Olbia, che hanno seguito la sua vicenda sin dall’inizio.

Le violenze e poi la malattia.

Luisella, giovane cagnolina, è stata liberata nel 2017, dopo la segnalazione di una cittadina, dai volontari del canile. Un incubo finito per la cucciola, che era tenuta segregata dentro una gabbia sotto il sole estivo cocente, senza riparo e legata anche con un filo dell’elettricità. La cagnetta era piena di ferite e i volontari l’hanno curata e coccolata. Quello che doveva essere l’inizio di una vita tranquilla per Luisella si è trasformata in un altro calvario. Non certo per mano dei volontari della Lida, che si sono presi cura di lei fino all’ultimo. Nel 2021 si manifestano i primi segni della sua malattia: linfoma.

Gli esami evidenziano che la cagnolina soffre di tricoepitelioma, un tumore raro cutaneo. Così cominciano, le costose cure per poterla salvare. Purtroppo la malattia non regredisce e la piccola viene colpita anche in un occhio, rimanendo cieca e sfigurata. L’intervento però non è riuscito a salvare la sfortunata cucciola, che è morta ieri sera tra le braccia dei volontari.

Una storia di dolore che può insegnare cosa è l’indifferenza e come il corpo di un animale, come quello umano, può reagire dopo aver provato dolore psicologico e fisico, soprattutto nella più tenera età. L’unica consolazione è se ne è andata conoscendo l’amore e le carezze. “Abbiamo fatto l’impossibile, tutto quello che i medici e l’oncologo ci consigliavano – fanno sapere alla Lida -. L’ultimo trattamento pochi giorni fa, sapevamo che tutto era un palliativo, come l’intervento di enucleazione dell’occhio, ma non potevamo abbandonare la speranza di farti stare meglio. Oggi avevi male, lo abbiamo capito tutti, i tuoi occhi chiedevano aiuto. Ti abbiamo stretta in un abbraccio ed ora sei un angelo in cielo, l’unico posto che veramente ti meritava. Amore mio quante lacrime per lasciarti andare, è stato l’ultimo gesto di immenso amore. Vola in alto cucciola e ricordati sempre di noi e se puoi aiutaci ad affrontare questa strada così dura. Solo gli angeli sanno quanto ti abbiamo voluto bene. Vai amore e corri, era una delle cose che amavi di più”.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura