False dichiarazioni per avere i contributi dell’alluvione, in 8 a processo

L’udienza ieri in tribunale a Tempio.

Sono 8 i cittadini di Olbia finiti a processo con l’accusa di aver dichiarato il falso pur di ottenere i risarcimenti dopo il ciclone Cleopatra del novembre 2013. Il processo a loro carico si è aperto in gennaio, al tribunale di Tempio. Tutti e otto i cittadini devono rispondere di falso ideologico, falso materiale e truffa. Secondo l’accusa avrebbero dichiarato il falso per avere maggiori punteggi nella graduatoria che era stata predisposta dal Comune e poter così avere il diritto di ottenere i contributi e beni.

Tutte accuse infondate e senza prove per i difensori degli imputati. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giampaolo Murrighile, Antonio Piras, Stefano Oggiano, Sergio Carta, Eleonora Bianco, Sonia Biddau e Teresa Marrone. “L’accusa non è riuscita a dimostrare con i soli due testimoni che ha citato, la consegna da parte del Comune di Olbia di beni a favore delle persone alluvionate- afferma l’avvocato di uno degli imputati Sonia Biddau- La persona che io difendo è rimasta sfollata sino al mese di marzo 2014 e non ha ricevuto nulla dal Comune. Questo si dimostrerà una volta sentiti i testimoni della difesa alla prossima udienza”. La prossima udienza è fissata per il 19 febbraio.

 

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