Il prezioso archivio Gabriel potrebbe aprire al pubblico

La pubblicazione dell’Archivio Gabriel a Tempio.

Il sindaco Gianni Addis, nel corso del convegno per le celebrazioni del 140esimo anniversario della nascita di Gavino Gabriel, ha annunciato che l’amministrazione comunale sta lavorando per rendere pubblico l’archivio Gabriel, attualmente di proprietà privata di Giuseppe Sotgiu e raccolto in decenni in passione e dedizione.

L’archivio di Giuseppe Sotgiu raccoglie una impressionante quantità di materiali, per lo più autografi e ancora inediti, dell’illustre cittadino tempiese. Una “figura poliedrica”, come la ha definita il professore Marco Lutzu, ricercatore di etnomusicologia all’Università di Cagliari nel corso del convegno, che con il suo quasi secolo di vita ha attraversato e si è reso protagonista della storia musicale, culturale, politica ed editoriale non solo tempiese ma nazionale e internazionale.

La vita di Gavino Gabriel

Nato a Tempio il 15 agosto 1881, Gabriel si spostò a Cagliari per gli studi ginnasiali e poi all’università di Pisa laureandosi nel 1905. Pubblicò il suo primo lavoro di etnomusicologia sulle espressioni musicali galluresi nel 1910, anticipando di quasi un quarantennio l’etnomusicologia scientifica della scuola di Diego Carpitella. Combattente nella prima guerra mondiale, a Tempio fu tra i principali animatori della sezione dell’Associazione Nazionale Combattenti e fu candidato alle elezioni politiche del 1919. Cantore e musicista, studioso delle musiche tradizionali di Gallura e di Sardegna, nel 1932 divenne direttore della Discoteca di Stato comprendendo per primo l’importanza della registrazione delle voci delle grandi personalità dell’epoca. Fra le registrazioni da lui effettutate quella di Grazia Deledda e forse una prima registrazione perduta di Benito Mussolini. Già due anni prima si era cimentato nel cinema con la produzione di Visioni di Sardegna.

Nel 1936 partì per l’Africa, divenendo direttore de “La Nuvoa Eritrea” il quotidiano di Asmara, organo ufficiale della federazione dei Fasci della capitale eritrea a segreteria di Leonardo Gana, altro tempiese, e in cui diresse un giovane Indro Montanelli. Rimase in Eritrea anche dopo il passaggio sotto la giurisdizione britannica e perorò la causa dell’indipendenza eritrea presso l’ONU. Fu inoltre amico apprezzato da personalità di spicco come Giuseppe Prezzolini e Gabriele D’Annunzio e del grande tenore Bernardo De Muro.

La messa a disposizione degli studiosi di un archivio come quello di Gabriel costituirebbe un punto di svolta per lo studio di svariate materie e potrebbe attrarre a Tempio quantità di studiosi ed esperti di etnomusicologia, antropologia, linguistica, storia, storia coloniale e storia dell’editoria, gettando nuova luce sulle innumerevoli vicende che la secolare parabola di vita dello studioso tempiese intersecò.

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