Dopo l’estate dei record il centro di Olbia diventa deserto, chiudono bar e ristoranti

centro storico Olbia

Il centro di Olbia torna deserto.

Dopo una stagione dei record, il centro di Olbia diventa deserto: tanti bar e ristoranti, già dall’autunno, hanno chiuso i battenti fino alla prossima estate. Mentre altri resteranno aperti fino alle feste natalizie. Un po’ per il caro energia, complice di queste chiusure in bassa stagione.

Le difficoltà di bar e ristoranti di Olbia.

La città, nonostante il tempo buono e tanta buona volontà, fatica ancora a destagionalizzarsi e la crisi agevola questo triste destino. Complice il freddo incompatibile con la struttura dei locali, il caro energia, l’inflazione e i costi del personale. Nei giorni scorsi si è parlato molto di queste chiusure, nell’ambito di un provvedimento che il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, vorrebbe prendere per evitare che i proprietari lascino tavolini e sedie in attesa della bella stagione.

Le concessioni ai stagionali secondo il sindaco Nizzi.

Una decisione che aveva suscitato qualche malumore, ma che ai più è piaciuta, con l’amarezza di vedere i propri locali chiusi per parecchie settimane. “Nel contratto che stipulano gli esercenti – dichiara il primo cittadino -, c’è scritto che non devono debordare dallo spazio a loro assegnato, ma sopratutto che durante la chiusura devono rimuovere tutto. Noi possiamo accogliere in maniera un po’ sofferta il fatto che molti esercizi commerciali, soprattutto al centro, chiudano durante il periodo invernale. Non siamo assolutamente d’accordo su questa strategia perciò valuteremo bene poi per il futuro se concedere o meno le concessioni sul demanio comunale a chi, naturalmente, rimane aperto soltanto d’estate”.

Cosa ne pensano i commercianti di bar e ristoranti.

Ci saranno attività che non apriranno al centro di Olbia, ma c’è chi, nonostante le difficoltà, terrà aperto anche nei mesi invernali. “Non si tratterà certamente di una chiusura totale – dichiara il direttore di Confcommercio, Nino Seu -,perché buona parte delle attività resteranno aperte. Vero, che non tutte riusciranno a farlo per varie ragioni che tutti conosciamo, per questo alcune preferiscono lavorare quando il bacino di utenza è maggiore. Credo che chi resterà aperto abbia diritto a una premialità, per lo sforzo di continuare a lavorare nonostante minori soddisfazioni in termini economici. Non siamo, tuttavia, d’accordo di punire chi, invece, non può aprire il proprio esercizio, per varie ragioni, sarebbe utile valutare la possibilità di offrire agevolazioni per restare aperti e valutare proposte in merito”.

Sull’ordinanza in arrivo dal Comune, i commercianti si trovano d’accordo rispettando il decoro nel suolo pubblico. “Il provvedimento è giusto perché è una richiesta alle attività di tenere correttamente pulito e in ordine il suolo pubblico – prosegue Seu -, perché non si può offrire una brutta cartolina del centro storico di Olbia”.

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