L’investitore di Davide Rossi si è costituito: è indagato

La morte di Davide Rossi a Olbia.

Ventiquattro ore dopo il ritrovamento del corpo esanime del giovane Davide Rossi, 36 anni di Olbia, resta oltre alla tristezza per la morte, l’amarezza nel pensare che forse Davide si sarebbe potuto salvare dopo essere stato investito da un furgone. Attualmente la salma si trova presso il reparto di Medicina Legale di Sassari e entro domani si provvederà all’esame autoptico.

È ormai noto che il giovane sia stato investito. Esattamente un’ora dopo da quando è stato visto l’ultima volta al bar Il Botteghino di Putzolu, da un trasportatore di Tempio che lavora per un’azienda di latticini. Al momento del sinistro, avvenuto a 150 metri dal bar, tra le 6.30 e le 7 del mattino di giovedì, quest’ultimo non ha prestato soccorso a Rossi, ma si è costituito alle forze dell’ordine solo ieri nel tardo pomeriggio ed è grazie alle sue indicazioni, è stato ritrovato il corpo di Davide. Per questo motivo, l’investitore è indagato per omicidio, verosimilmente stradale, e omissione di soccorso.

Proseguono nel frattempo le indagini della polizia in primis, per far luce sull’accaduto. La morte di Davide ha segnato di fatto un Natale vestito a lutto per Olbia. Davide era un giovane molto conosciuto ed apprezzato, oltre che per il suo impegno sociale, anche per quello politico che da sempre lo ha contraddistinto.

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