Il divieto di fumo divide i commercianti di Olbia: c’è chi teme danni e chi si dice pronto

I commercianti di Olbia aspettano le decisioni sul divieto di fumo

Il Governo vuole vietare il fumo anche all’aperto: i commercianti di Olbia e di tutta la Gallura si dividono e aspettano di vedere il provvedimento. Non solo sigarette tradizionali, ma anche quelle elettroniche. “Per gli esercenti può diventare una difficoltà, e lo dico da non fumatore – commenta Nino Seu, direttore di Confcommercio -. Comprendo le ragioni di chi ha creato aree smoking con un investimento che rischia di andare a farsi benedire. Ma per le valutazioni aspettiamo di conoscere meglio i dettagli del provvedimento”. L’orientamento del ministro Schillaci è di andare ben oltre le limitazioni decise dal suo predecessore Sirchia, estendendo il divieto anche altre aree all’aperto. “Mi spaventa il divieto esteso anche ai parchi e alle aree all’aperto, non riesco a comprenderne le ragioni – aggiunge Seu -. Credo comunque che per gli imprenditori il divieto di fumo tra i tavoli e nei dehors possa essere un problema“.

È più tranquilla la posizione della Fipe. “Quando Sirchia ci ha tolto il fumo nei locali eravamo disperati: temevamo di dover chiudere tutto – ricorda Alberto Fois della Fipe Confcommercio -. Invece l’abbiamo superata tutti e ci abbiamo guadagnato in salute. Non tutti vedono in modo negativo questo possibile irrigidimento. Anche perché negli spazi comuni all’esterno si creano problemi quando un non fumatore si siede al tavolo e il vicino si accende una sigaretta o addirittura un sigaro. Da gestori è un argomento delicato, ma la gente non è assolutamente contraria. Aspettiamo, però, di vedere la discussione politica a che tipo di provvedimento porterà”.

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