Elezioni politiche, la Sardegna alle urne: le schede e come si vota

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Elezioni politiche in Sardegna.

Mancano poche ore all’apertura delle urne per le elezioni politiche che si terranno domenica 25 settembre nei collegi della Sardegna. Le schede che verranno consegnate agli elettori sono 2: una rosa per la Camera e una gialla per il Senato. Come nel resto della penisola, anche i 18enni potranno votare per il Senato, mentre alle scorse elezioni è stato possibile solo per i ragazzi dai 25 anni in su.

Come si vota.

Ciascuna scheda riporta il nome del candidato nel collegio uninominale e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i simboli delle liste in coalizione collegate. A fianco dei contrassegni delle liste sono stampati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.

Per votare occorre tracciare un segno sul rettangolo contenente il simbolo della lista e i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale. Il voto così espresso vale anche per l’elezione del candidato nel collegio uninominale. Se il segno è tracciato solo sul nome del candidato nel collegio uninominale, il voto resta valido per la lista collegata. In presenza di più liste collegate in coalizione, il voto è ripartito tra le liste. Il voto espresso tracciando un segno sul simbolo della lista vale anche per il candidato uninominale collegato. Non è previsto il voto disgiunto.

Necessario il documento d’identità.

Per votare, oltre alla tessera elettorale, è necessario presentare un documento d’identità. Nelle indicazioni del Viminale viene precisato che il documento può valere “anche se scaduto“, ma vale anche la tessera rilasciata da un ordine professionale se è corredata da una fotografia.

L’elettore che si rende conto di aver sbagliato nel votare può chiedere al presidente del seggio di sostituire la scheda, potendo esprimere nuovamente il proprio voto. A tal fine, il presidente gli consegnerà una nuova scheda, inserendo quella sostituita tra le schede deteriorate.

Il voto in un altro comune, diverso da quello della propria residenza, è consentito per le persone ricoverate in ospedale e case di cura, per militari, naviganti, componenti dell’Ufficio elettorale di sezione e le forze dell’ordine; inoltre per i rappresentanti di lista, scelti dai partiti.

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