Femminicidio di Baja Sardinia, chiesta la conferma a 21 anni

Chiesta la conferma della pena per il femminicidio di Baja Sardinia.

La procura generale della Corte d’Assise d’appello di Sassari ha chiesto la conferma delle condanne a 21 anni per i due che picchiarono a morte la 34enne marocchina Zeneb Badir. I due imputati, connazionali della vittima, Jalal Hassissou e Soufyane El Khedar erano stati condannati in primo grado per omicidio volontario della loro coinquilina, all’interno di un’abitazione nelle campagne di Baja Sardinia.

Secondo la ricostruzione dell’accusa, i due uomini avevano cominciato a picchiare la donna lasciandola poi in fin di vita. Solo dopo diverse ore Zeneb era stata accompagnata alla guardia medica di Arzachena e poi all’ospedale di Olbia in condizioni disperate. Le percosse erano talmente gravi, che i tentativi del personale non sono stati utili per poterle salvare la vita.

I due imputati avevano raccontato che la loro amica era caduta, ma le ferite avevano già cominciato a generare dei sospetti di altra natura. Dopo un paio di ore, uno degli aggressori, Soufyane El Khedar aveva confessato, dichiarando però che lui non aveva partecipato al pestaggio della vittima. Secondo la Corte entrambi sono gli assassini della 34 enne, mentre gli avvocati difensori dei due uomini non sono d’accordo con la ricostruzione della dinamica. La sentenza di secondo grado si terrà il 31 gennaio, dove si deciderà se confermare le condanne per gli autori del femminicidio.

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