L’arrivo del maltempo può essere l’ultima speranza.
La Coldiretti lancia l’allarme: i funghi sono in pericolo. Proprio così. Caldo e siccità, la scorsa estate, hanno messo in ginocchio l’intero settore, riducendo drasticamente la produzione e facendo salire alle stelle i prezzi. Con il risultato, inevitabile, che anche l’intera filiera che su un prodotto di qualità come i funghi basa le proprie fortune rischia di andare a gambe all’aria.
Stiamo parlando non solo di negozi e ristoranti, ma anche delle moltissime feste e sagre paesane che da sempre allietano la vita dei borghi e dei paesi della Gallura e di tutta la Sardegna. A sentire la Coldiretti c’è poi anche un altro rischio. Quello cioè di vedersi spacciare per nazionali funghi che sono invece importati dall’estero. Ecco perchè è necessaro verificare l’indicazione del luogo di raccolta o coltivazione in etichetta, che deve essere riportato obbligatoriamente da quest’anno, come stabilito dalla Commissione Europea. Le indicazioni obbligatorie devono essere presenti sui documenti che accompagnano il prodotto in tutte le fasi della commercializzazione, e l’indicazione del Paese di origine è sempre obbligatoria per tutti i prodotti ortofrutticoli freschi, come tartufi e funghi spontanei.
Insomma, meglio stare attenti. Per gli appassionati, che si dilettano ad andar per funghi, inutile dire che le nostre zone sono da sempre tra le più prolifiche. Il monte Nieddu, solo per fare un esempio, è uno dei “territori di caccia” preferiti dagli appassionati, che spesso se ne tornano a casa con un bottino da far invidia, e magari con una Amanita caesarea da 5 chili, come è già successo. Resta da capire se il maltempo riuscirà ora a risollevare una stagione da dimenticare. Per chi ha voglia di “andar per funghi” queste sono le ultime settimane buone dell’anno.
